ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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In Breve

| 17 aprile 2015, 17:00

Caro Matteo ti scrivo

Qualche domanda al premier in vista del suo arrivo a Sanremo per sostenere Raffaella Paita.

Caro Matteo ti scrivo

Caro Matteo,

Nella febbrile attesa della tua visita preelettorale nella Città dei fiori, ti scrivo queste righe per rammentarti alcuni problemi che affliggono la nostra beneamata Regione, e per i quali tanto desidero una risposta, al pari di molti altri cittadini forse un po’ disillusi. Così mi distraggo un po’, perché più di un anno da quando sei premier è passato ormai, ma qualcosa ancora qui non va.

Innanzi tutto, vorrei informarti sulla corretta ubicazione di Sanremo: si trova nel Ponente ligure, una ventina di chilometri prima del confine francese. È meglio essere precisi, non sia mai che ti spinga un po’ troppo in là, nella bellissima ma straniera Mentone. Magari hai visto certi dépliant e social network (Milano-Sanremo e Wonderful Expo 2015, hai presente?) dove hanno scambiato la veduta panoramica di Sanremo con quella di Mentone. Simili errori rischiano di rinfocolare dubbi mai del tutto sopiti nel nostro animo mugugnone: perché di là è sempre tutto così pulito e curato e valorizzato e a misura di turista, al contrario di quanto normalmente avviene di qua?

In secondo luogo, dovresti chiarire il tuo pensiero sul candidato alla poltrona di governatore Raffaella Paita. Colpita da un avviso di garanzia per i fatti dell’alluvione a Genova nell’ottobre 2014, perché pochi mesi prima, da assessore alle Infrastrutture, aveva ricevuto la delega per le attività di protezione civile (ora la procura le contesta la “mancata allerta”). Tallonata dal centrodestra di Toti, insidiata dai Grillini e dalla divisione dello stesso Pd, avrebbe bisogno di una rinnovata iniezione di fiducia, una tua dichiarazione che sgombri il campo da qualunque malinteso e disinneschi queste indagini a orologeria.

Poi c’è una questione che angustia tanti sindaci. È quel maledetto Patto di stabilità, che li costringe a custodire i soldi in cassa, senza poterli spendere. Così ci sono scuole che crollano: è appena successo proprio a Sanremo nell’istituto di via Volta. Pezzi d’intonaco sono venuti giù dal soffitto in corridoio, e per fortuna tutti gli alunni erano già entrati nelle aule, altrimenti qualcuno avrebbe potuto farsi parecchio male, o peggio. Il primo cittadino, Alberto Biancheri, ha detto che è pronto a sforare il patto, se sarà necessario, pur di avviare un piano di ristrutturazione scolastica. Caro Matteo, dove sono finiti tutti i soldi che avevi promesso per le scuole? Qui in Liguria ce ne sarebbe un gran bisogno.

Infine, tu che sei premier innovatore-rottamatore amante dello Sviluppo e perorante il made in Italy detassato e sburocratizzato, non puoi certo esimerti dal rassicurarci sull’avanzamento delle grandi opere. Quando sarà completato il raddoppio ferroviario? Dacci una data anche tu, o Matteo. Vedremo mai l’Aurelia bis più lunga di una manciata di chilometri? Che cosa si può fare per impedire la chiusura delle poche industrie sopravvissute (tipo l’Agnesi a Imperia) e invogliare gli imprenditori ad aprire aziende, start-up, piccole società tecnologicamente all’avanguardia? Ah, mi raccomando però, cerca di rispondere con un discorso un po’ più articolato dei 140 caratteri di un tweet.

Ti saluto cordialmente e spero di sentirti presto.

Luca

Luca Re

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