ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Attualità

Attualità | 05 aprile 2015, 09:06

Salvatore Revelli, scultore taggiasco mistico e sublime per il terzo millennio

“Che il miracolo abbia deciso di passare attraverso le mani di questo scultore non è un caso”. Questa è la tesi che afferma lo scrittore Fausto Badano Littardi, autore del libro: Salvatore Revelli, scultore mistico e sublime per il terzo millennio

Salvatore Revelli, scultore taggiasco mistico e sublime per il terzo millennio

Scolpire una statua destinata a fare miracoli è di per se un miracolo. Scolpirne addirittura due ha in se qualcosa di mistico. Questo è quanto accaduto alle due opere sorelle rappresentate dalle Madonne miracolose di Taggia e Loano, create dallo scultore taggiasco Salvatore Revelli, di cui proprio quest’anno ricorre il bicentenario della nascita.

“Che il miracolo abbia deciso di passare attraverso le mani di questo scultore non è un caso”. Questa è la tesi che afferma lo scrittore Fausto Badano Littardi, autore del libro: Salvatore Revelli, scultore mistico e sublime per il terzo millennio.

Alla base della complessa teoria dello scrittore sussiste una serie di fatti, religiosi, che lui ha voluto riassumere, come fosse un grande rosario dalla forma di goccia, in un’immagine che ha battezzato appunto “Goccia di Gioia”. Secondo tale idea alcuni eventi, rappresentati simbolicamente da alcuni anelli, dimostrano uno straordinario caso di avvenimenti legati ad una numerologia particolare.

L’inizio di questa teoria affonda nel 1834 quando a Rue du Bac a Parigi avviene una prima apparizione della Madonna che, in questa occasione consegna ai fedeli una “medaglia miracolosa”.

Esattamente 16 anni dopo, nel 1846, avviene una seconda apparizione, questa volta a La Salette in cui Maria pare lanciare un messaggio sulla vita spirituale della popolazione.

Passano 8 anni, la metà di 16 appunto, quando a Roma Pio IX decide di proclamare il dogma dell’Immacolata Concezione.

La numerologia abbandona il simbolismo legato alla capacità di raggiungere risultati duraturi propria del numero 8, per passare al numero 3: nel 1855 avviene la prima manifestazione miracolosa della Madonna di Taggia, mentre 3 anni dopo, nel 1858 si susseguono le apparizioni di Lourdes.

Dopo 6 anni, in pratica 2 volte 3, è la volta della Madonna miracolosa di Loano.

C’è un filo logico che guida questi eventi, la vita di Revelli e l’intento dello scrittore sono proprio di rendere pubblico tale collegamento, dimostrando che Taggia è stata l’antenata di Lourdes e che troppi eventi importanti relativi alla nostra vita locale sono stati dimenticati, purtroppo rischiando di essere persi.

Proprio fra questi fatti finiti del dimenticatoio c’è la vita del Conte Luigi Emanuele Corvetto e del genero, Tommaso Littardi, mecenati di personaggi come Raffaello Lambruschini, noto agronomo e pedagogista ligure, Carlo Botta, storico e autore della prima Storia d’Italia, Leonardo Massabò, celebre pittore di Imperia e ovviamente Salvatore Revelli.

La memoria popolare ha purtroppo dimenticato nel corso degli anni l’importanza di Corvetto a cui sono dedicate le famose piazze di Genova e Milano. Il famoso giurista di Genova, dopo l'annessione della Repubblica Ligure all'Impero francese, si trasferì in Francia ponendosi al servizio di Napoleone Bonaparte dove divenne consigliere di Stato, partecipando nel 1807 alla redazione del codice di commercio francese.

Nel 1815 fu ministro delle Finanze nel governo Richelieu I. In tale carica contribuì alla ricostruzione delle disastrate finanze sotto il regno di Luigi XVIII di Francia. 

Il genero, Tommaso Littardi, da cui discende lo scrittore, aiutò Salvatori Revelli nella sua formazione, dapprima a Tolone e in seguito a Roma dove in pochissimo tempo al taggiasco vennero richieste opere direttamente dal Papa.

La storia della famiglia Corvetto-Littardi giocò un ruolo fondamentale anche nel Risorgimento quando Nina Giustiniani, nipote di Corvetto, conobbe e intraprese una relazione sentimentale con Camillo Benso Conte di Cavour. Fu la Giustiniani che spinse Cavour a diventare il politico che ad oggi conosciamo e, nonostante la storia si chiuse in modo tragico per la donna, che non ricambiata decise di suicidarsi, la relazione fu significativa per la nostra zona. Pare infatti che per senso di affetto e riconoscenza Porto Maurizio, al tempo, venne scelto proprio per tali fatti come capoluogo di provincia.

Nel libro di Badano, che si apre con una lettera di approvazione del Vescovo Mons. Suetta,  avrete la possibilità di conoscere tesori della nostra cultura locale che non chiedono altro di essere riportati alla luce.

Questo libro e il suo autore sono un puro sangue appartenente alla scuderia di Angelo Giudici e della sua Casa Editrice Atene, di Arma di Taggia, che dimostrano ancora una volta come investire su autori locali sia una puntata vincente.

 

Stefania Orengo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium