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Politica | 30 marzo 2015, 13:45

Tagli alle partecipate, Viale: “Ennesima bufala del governo Renzi. In Liguria costi alti per i cittadini e pessimi servizi”

Il segretario regionale della Lega Nord Liguria commenta i dati diffusi dalla Confartigianato in merito alle 337 società partecipate da Regione, Province e Comuni. “La giunta Burlando non ha saputo tagliare gli sprechi e aumentare la qualità dei servizi: la fallimentare gestione del ciclo dei rifiuti è l’esempio più eclatante”

Sonia Viale

Sonia Viale

«Il governo Renzi è un elenco infinito di false promesse. Anche la revisione della spesa delle partecipate pubbliche per cui è stato nominato addirittura un commissario straordinario, Carlo Cottarelli, si è rivelata l’ennesima bufala del parolaio fiorentino. Altro che eliminare 2mila partecipate! Solo in Liguria ne abbiamo 337 di cui 147 delle ex Province.

Ben 101 sono in perdita: peggio della Liguria solo sette regioni del Sud. È evidente che le giunte Burlando-Paita non abbiano saputo svolgere il necessario ruolo di regia e intervenire sulle sacche di spreco. Altrettanto chiaro è che anche le promesse di efficientamento e di tagli agli sprechi pubblici siano da annoverare al già lungo capitolo delle bufale renziane». Così interviene Sonia Viale, segretario regionale della Lega Nord Liguria, che commenta gli ultimi dati diramati dalla Confartigianato in merito al “peso” delle società partecipate della Liguria.

«Siamo al paradosso – dice Viale – il governo ha abolito le Province, ma non le società partecipate dalle Province. È la prova del nove che la riforma Delrio non sia servita a ridurre le spese e i veri sprechi ma solo a diminuire l’efficienza delle competenze sui territori. In Liguria, la spesa per le partecipate pubbliche vale il 5,6% del Pil: una cifra enorme che incide sulle tasche dei liguri visto che dal prelievo fiscale si foraggiano tutti i “carrozzoni” delle partecipate che fanno comodo alla sinistra per piazzare, tradizionalmente, i propri “trombati”. Ma ciò che è inaccettabile è che a costi stellari non corrispondano adeguati servizi ai cittadini che, al contrario, ricevono una qualità scadente. Non solo: in questo circolo vizioso – e costoso – a rimetterci sono anche le piccole imprese che subiscono la concorrenza sleale, attuata spesso in un regime di quasi monopolio, da parte delle società di proprietà pubblica che svolgono identiche attività alle proprie. Pensiamo alle manutenzioni delle strade o alla gestione del ciclo dei rifiuti: sappiamo bene quanti milioni di euro stia costando ai liguri la fallimentare politica dell’assessore Paita sul tema delle discariche liguri».

C.S.

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