ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 29 gennaio 2015, 18:47

Giovanni Lunardon e Pietro Mannoni: "Riteniamo fondamentale ristabilire la verità storica"

"Le dichiarazioni, rilasciate in un’intervista a LA7 dall’Onorevole Sergio Cofferati con le quali è stata messa in discussione questa nostra ferma scelta di campo per la legalità, meritano un'interlocuzione puntuale".

Giovanni Lunardon e Pietro Mannoni: "Riteniamo fondamentale ristabilire la verità storica"

"Riteniamo fondamentale ristabilire la verità storica ricordando, con la presente nota, i principali passaggi che hanno caratterizzato l’attività politica del Partito Democratico della provincia di Imperia e della Liguria, durante gli ultimi anni. Questo chiarimento si rende indispensabile, perché non può essere messa in discussione da nessuno l’assoluta trasparenza e la costanza con la quale noi democratici abbiamo operato contro tutte le mafie a favore della legalità e del rispetto delle regole nella gestione della pubblica amministrazione e dell’attività politica più generale. Le dichiarazioni, rilasciate in un’intervista a LA7 dall’Onorevole Sergio Cofferati con le quali è stata messa in discussione questa nostra ferma scelta di campo per la legalità, meritano un'interlocuzione puntuale".

Lo scrivono i segretario regionali e provinciale imperiese, Giovanni Lunardon e Pietro Mannoni, che proseguono: "Il Partito Democratico della Liguria è stato il promotore, insieme a Libera e ad altre forze civiche e politiche, della fiaccolata per la legalità svoltasi a Sanremo il 15 luglio del 2010 intitolata 'Accendi la legalità, spegni le mafie'. Quella sera, ormai lontana, segna un discrimine netto tra un periodo in cui nessuno riteneva che la provincia di Imperia fosse stata messa in ginocchio da legami pericolosi e inaccettabili tra frange di ceto politico pronte a tutto pur di costruire il proprio consenso e famiglie malavitose, presenti sul territorio, ed il periodo successivo in cui si è cominciato a mettere i presupposti affinché questo stato di cose avesse finalmente termine. Il PD è sempre stato sulle barricate in questa battaglia. Nessuno può dimenticare le minacce a Donatella Albano, allora consigliera comunale di Bordighera, causate dalla sua fermezza nel combattere queste collusioni. La sua candidatura a capolista del PD al Senato aveva il chiaro significato dell'importanza che noi attribuiamo alla lotta per la legalità e contro tutte le mafie.  Da qui sono partite le numerose iniziative per contrastare il controllo da parte della 'ndrangheta delle sale giochi, che ci hanno visti impegnati in prima fila con i nostri parlamentari e decine di nostri amministratori, regionali, comunali e municipali, a partire dall'ex Sindaco di Genova Marta Vincenzi, una delle prime a segnalare la presenza di affiliazioni 'ndranghetistiche anche nel territorio genovese. Bisogna ricordare che proprio quell’ambito è sempre stato uno dei pilastri economici sui quali gli ‘ndranghetisti hanno basato il loro potere. Nessuno può inoltre dimenticare la presenza costante dell’On. Andrea Orlando, attuale Ministro della Giustizia, che ha operato sul territorio del ponente ligure e dell'intera Liguria  per stroncare l’attività delle famiglie malavitose. E' stato il nostro ex segretario regionale Lorenzo Basso l'estensore della legge regionale antimafia che ha introdotto l'obbligo della centrale unica per gli acquisti, allo scopo di evitare il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nella PA, della mappatura dei beni confiscati alla mafia, delle iniziative per l'educazione alla legalità nelle scuole e dall'obbligo di costituzione di parte civile della Regione nei processi di mafia".

"Sempre per iniziativa dei nostri amministratori locali - terminano i due segretari - sono partite segnalazioni che hanno portato allo scioglimento di amministrazioni comunali per infiltrazioni mafiose come Ventimiglia e Bordighera. Le ultime tornate amministrative hanno visto il PD al centro di coalizioni che hanno rinnovato la guida di numerose amministrazioni comunali: Imperia, Sanremo, Ventimiglia, Vallecrosia e molte altre ancora. In ognuna di queste realtà si sono costruite proposte politico-amministrative basate sulla peculiarità dei territori. In alcuni casi si è dialogato e si è costruito proposte coinvolgendo parti del mondo moderato che hanno riconosciuto la necessità di dire basta con il passato. Il Partito Democratico è stato e resta al centro di un processo riformatore e di rinnovamento, che ha perseguito l’obiettivo di costruire amministrazioni rispettose della legalità e della trasparenza amministrativa. La bontà di tale scelta e la necessità storica di tali percorsi è stata ulteriormente ribadita dall’esito del processo 'La Svolta' che ha certificato che la presenza della mafia nel ponente ligure non era un’invenzione, ma una tragica realtà. Da ultimo la Direzione regionale del PD della Liguria, nel ribadire l'intenzione di lavorare ad una coalizione con un chiaro segno di centrosinistra senza coinvolgere forze di centrodestra qualunque ne sia il nome, ha ribadito la centralità del rispetto rigoroso del nostro Codice Etico non solo nella selezione delle nostre candidature ma anche per quelle delle eventuali liste civiche che saranno con noi nella competizione per le elezioni regionali. Il Partito Democratico della Liguria proseguirà la sua battaglia per rendere questo territorio autenticamente europeo, laddove con tale termine si vuole ribadire la necessità di offrire alla cittadinanza la possibilità di riconoscersi in amministratori dediti esclusivamente all’interesse pubblico. Per noi la legalità e' un valore non negoziabile".

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