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Eventi | 29 gennaio 2015, 07:05

Ventimiglia: torna oggi pomeriggio dopo i gravi fatti dell'altra sera lo spettacolo 'Io c'ero'

Atti di vandalismo a margine dello stesso, con i manifesti dell'evento strappati e le grida di giovani inneggianti al "Duce" lanciate da un'auto in corsa proprio nelle vicinanze dei camerini del Palazzo del Parco mentre erano in corso gli ultimi preparativi della serata.

Ventimiglia: torna oggi pomeriggio dopo i gravi fatti dell'altra sera lo spettacolo 'Io c'ero'

Si conclude alle 16.30, a Ventimiglia nei locali della Biblioteca Civica Aprosiana il trittico di eventi teatrali curati e organizzati da "LIBER theatrum" in collaborazione con M.E.T.A.DANZA e con il sostegno di COOP Liguria in occasione delle celebrazioni della "Giornata della Memoria".

Dopo il successo della prima messa in scena dello spettacolo teatrale "Io c'ero" di sabato sera e della replica di ieri martedì riservata agli studenti, entrambe a Bordighera al Palazzo del Parco, con il patrocinio del Comune, il nuovo appuntamento consisterà in un incontro con alcuni degli attori e il regista Diego Marangon per confrontarsi sull'argomento e sul testo, ma anche per dare vita ad una riduzione drammaturgica dello spettacolo stesso. L'appuntamento è molto atteso, anche alla luce delle polemiche scoppiate in occasione del primo spettacolo tenutosi a Bordighera, causa l'atto di vandalismo a margine dello stesso, con i manifesti dell'evento strappati e le grida di giovani inneggianti al "Duce" lanciate da un'auto in corsa proprio nelle vicinanze dei camerini del Palazzo del Parco mentre erano in corso gli ultimi preparativi della serata.

A settant’anni esatti dalla liberazione del lager nazista di Auschwitz da parte dell'Armata Rossa e di tutti gli altri campi di concentramento nei quali, durante il secondo conflitto mondiale, furono imprigionati e morirono un numero spropositato di esseri umani, lo spettacolo e l'incontro di giovedì offrono quindi un’opportunità in più per riflettere su uno dei momenti più drammatici e terribili della storia moderna, caratterizzato dallo sterminio avvenuto nei lager nazisti, ma in cui la stessa Italia non si può considerare esente da colpe.

Un’occasione per ricordare e per porre un freno a chi, invece, continua a macchiarsi di “negazionismo”, affermando che i nazisti non avrebbero pianificato lo sterminio degli ebrei, bensì solo la loro reclusione nei campi di sterminio; che le camere a gas non sarebbero esistite; che il numero dei morti durante la Seconda Guerra Mondiale sarebbe di gran lunga inferiore a quanto dichiarato; che la narrazione della Shoah serva a giustificare i crimini di guerra commessi dagli eserciti e dai governi alleati e la costituzione, nel dopoguerra, dello Stato di Israele.

In realtà il genocidio degli ebrei europei ad opera dei nazisti è una realtà comprovata. Così come la persecuzione e la soppressione di infermi e portatori di handicap, malati di mente e depressi, zingari, detenuti comuni, oppositori politici, omosessuali,  prigionieri di guerra.

Ricordare e riflettere è un dovere di tutti. Perché non si neghi lo sterminio di milioni di esseri umani. Perché non si banalizzi e non si confonda con la sola violenza la pianificazione dell’annientamento degli internati attraverso il lavoro e la soppressione degli inabili con il gas. Per non correre il rischio di giustificare e assolvere.

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