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Attualità | 29 gennaio 2015, 17:13

Futuro delle province: con il riordino delle funzioni, che fine fa la programmazione turistica?

Secondo un disegno di legge regionale, a giugno, la competenza relativa al turismo dovrebbe passare di mano dalla provincia, proprio alla Regione, ma il futuro è ancora incerto e la partita sembra tutta da giocare, soprattutto per quanto riguarda gli Iat, gli uffici di informazione turistica, presenti sul territorio, gestiti dalla provincia

Futuro delle province: con il riordino delle funzioni, che fine fa la programmazione turistica?

Tra le incertezze che riguardano le province su cui è calata la scure del decreto Del Rio, riguardante il riordino degli enti pubblici, rischia di esserci quella legata alla programmazione turistica, settore su cui, per conformazione del territorio, la provincia di Imperia investe più di altre.

Secondo un disegno di legge regionale, a giugno, la competenza relativa al turismo dovrebbe passare di mano dalla provincia, proprio alla Regione, ma il futuro è ancora incerto e la partita sembra tutta da giocare, soprattutto per quanto riguarda gli Iat, gli uffici di informazione turistica, presenti sul territorio, gestiti dalla provincia.

"Sono in contatto con l'Assessore Regionale Angelo Berlangieri - spiega l'Assessore Provinciale al Turismo Ornella Arimondo a Sanremo News - perché è da chiarire la presenza sul territorio degli Iat, che sono gestiti dalla Provincia e che hanno al loro interno personale del nostro ente, che oltretutto è altamente qualificato che conosce le lingue e che ha una lunga esperienza sulla materia. Sarebbe impensabile che in comuni situati in zone turistiche come la nostra, non ci siano uffici di accoglienza turistica sul territorio e che si debba mettere il personale che offre questo servizio, in mobilità".

In provincia di Imperia sono presenti sei uffici di accoglienza turistica, a Diano Marina, Sanremo, Imperia, Arma di Taggia, Ventimiglia e Bordighera, a cui si aggiungono quelli di San Bartolomeo al Mare, Ospedaletti e Cervo, gestiti dai comuni, in collaborazione con la Provincia. Ognuno di questi uffici è gestito da personale della Provincia, tra cui un funzionario per ogni ufficio di zona, più altri impiegati che garantiscono la turnazione.

L'ipotesi su cui si sta lavorando è che i comuni prendano sulle proprie spalle la gestione degli uffici e del relativo personale sul territorio . “Mi sto muovendo anche in tal senso – conferma Ornella Arimondo – l'avevo già annunciato a un tavolo proprio con i comuni. Bisognerà parlarne con un po' di buonsenso, valutando i limiti di ciascuno, ma occorre vedere in che modo potrà essere prevista un'ipotesi in cui la gestione passi a loro, magari con il nostro personale, così che i comuni non siano costretti ad assumerne altro. L'obiettivo è comunque quello di evitare che vada disperso un servizio importante per il territorio e che qui deve rimanere, al di là di chi abbia in capo la funzione”.

Francesco Li Noce

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