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Politica | 18 dicembre 2014, 16:50

Imperia: decadenza della concessione demaniale della Porto di Imperia, l'analisi di Giuseppe Fossati

"Non posso che ritenere la scelta discutibile, in quanto certamente portatrice di nuovi costosi contenziosi per il Comune e di un rinvio “sine die” del completamento del porto" - afferma Fossati.

Imperia: decadenza della concessione demaniale della Porto di Imperia, l'analisi di Giuseppe Fossati

"Non posso che ritenere la scelta discutibile, in quanto certamente portatrice di nuovi costosi contenziosi per il Comune e di un rinvio “sine die” del completamento del porto". Giuseppe Fossati capogruppo di Imperia Riparte interviene sulla questione della decadenza della concessione demaniale della Porto di Imperia spa.

"Leggo che questa mattina, con una conferenza stampa, è stata annunziata la decadenza della concessione demaniale della Porto di Imperia s.p.a., con decorrenza 1.1.2015, ed affidamento in concessione del bacino alla Go Imperia, per quattro anni, “non ad andare a finire il porto, ma a fare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzare alcune opere di urbanizzazione che sono necessarie al funzionamento del porto” (parole del Sindaco). - afferma Fossati - Ne prendo atto, così come prendo atto che, una volta di più, questa Amministrazione mostra poco rispetto per i consiglieri comunali, quanto meno quelli di opposizione, evidentemente non degni, non dico di essere consultati, ma almeno informati preventivamente in merito ad un atto così importante".

"I nostri concittadini, già gravati da questa Amministrazione di tasse locali al massimo di legge, pagheranno profumate parcelle ad avvocati e consulenti e non si sa quando e se vedranno il porto completato. Lo scenario peggiore. Senza dubbio. Nel merito della decadenza, non ho elementi e titolo per valutare quanto deciso dal Dirigente competente. - ricorda - Rilevo solo che il motivo principale parrebbe essere il mancato pagamento del canone demaniale per tre anni, quindi uno oltre la “tolleranza” di legge. Si tratta del 2011, del 2012 e del 2014. Orbene, per il 2011 ed il 2012, sappiamo quello che è successo in quegli anni e non è certo un fatto nuovo. Quanto al 2014, registro che, proprio nei giorni scorsi, ho appreso che la Go Imperia, che contrattualmente avrebbe dovuto versare al Fallimento l’importo del canone demaniale, non lo ha mai fatto".

"In altri termini, per il periodo di competenza, la Go Imperia (ossia, banalizzando, il Comune, in quanto socio al 100%)  non ha versato al Fallimento quanto lo stesso avrebbe dovuto pagare al Comune, per conto del Demanio, che ha fatto decadere la concessione proprio per tale mancato pagamento. Paradossale. - conclude Fossati - Credo ci sarà materia per avvocati, con conseguenti pingui parcelle, in quanto le richieste di risarcimento danni ed azioni di responsabilità si sprecheranno. Non so prevederne l’esito, ma ne immagino i costi, ovviamente, a carico dei cittadini".      

C.S.

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