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Politica | 17 dicembre 2014, 14:01

Azzeramento dei tributi locali (Imu, Tasi e Tari). Queste le richieste di Confagricoltura Liguria per 'riconoscere il ruolo di custodia del territorio agli agricoltori'

Il presidente Oldoini: “Imu agricola e mancata deroga sulle tasse alle zone alluvionate sono inaccettabili!”

Renato Oldoini

Renato Oldoini

Dura presa di posizione di Confagricoltura Liguria all’indomani della notizia della mancata deroga, da parte del Governo, al pagamento delle tasse per le zone alluvionate dopo la scadenza della prima proroga, ovvero il 22 dicembre, nonchè a pochi giorni dalla “beffa” del decreto che ridata per il 26 gennaio 2015 il pagamento dell’Imu agricola, senza aver rivalutato criteri e modalità del calcolo di questa ennesima tassa per il comparto agricolo.

“Proponiamo – sottolinea con fermezza il neo presidente di Confagricoltura Liguria, Renato Oldoini – l’azzeramento di tutti i tributi locali, dall’Imu alla Tasi e alla Tari, previo un accordo con i Comuni che vorranno sostenere il loro territorio e la loro agricoltura!”.

“Non possiamo – continua Oldoini – dimenticare che se realmente l’agricoltura aveva, ha ed avrà il ruolo di ‘custode del territorio’ tanto spesso evocato di fronte ai disastri ambientali e climatici cui si assiste con sempre maggior frequenza; agli agricoltori va garantita una redditività in quei territori, quali l’entro terra, laddove i costi di produzione sono quintuplicati rispetto alla pianura”.

“Ed allora – rimarca il presidente di Confagricoltura Liguria – dobbiamo smetterla di tassare queste attività in maniera iniqua, spropositata e dunque fortemente penalizzante per il ritorno alle campagne ed all’entroterra”.

Confagricoltura Liguria pone quindi, con questa proposta “forte”, l’attenzione sulla dicotomia secondo cui da un lato si vorrebbe il ritorno dell’agricoltura nell’entroterra per salvaguardarlo e dall’altra parte si applicano tassazioni inaccettabili come l’Imu agricola che in molte parti della Regione risulta spropositata nei confronti del resto del Paese.

“Secondo il nostro Centro Studi regionale – prosegue Oldoini – per la stessa coltivazione, a parità di superfici, in Liguria si pagano 2.710 euro a fronte di 985 in Centro Italia e 214 euro in Meridione. Alcune nostre realtà – continua il presidente di Confagri Liguria – la cui superfice media è di poco più di un ettaro, ovvero diecimila metri quadrati, pagheranno oltre 6.000 euro, grazie a indici catastali e fattori di moltiplicazione totalmente sperequati”.

E non è accettabile, secondo la Confagricoltura della Liguria, che si sia semplicemente spostata la data del pagamento dell’Imu dalla metà di dicembre alla fine di gennaio senza rivederne modalità applicative, percentuali e assurdità quali la suddivisione delle fasce altimetriche di applicazione in base all’ubicazione della casa comunale e non dei terreni.

Senza dimenticare il 'dietro front' degli impegni assunti dal Governo all’indomani delle recenti alluvioni in Liguria, ovvero di una sospensione prolungata del pagamento delle tasse per tutte le attività produttive colpite... oltre il danno la beffa. Ma Confagricoltura Liguria non ci sta!

C.S.

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