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Politica | 21 novembre 2014, 17:03

Ventimiglia: ponte sul Nervia, il piccato intervento del Consigliere Giovanni Ballestra

Nei confronti della maggioranza e del Presidente del Consiglio Comunale De Leo.

Ventimiglia: ponte sul Nervia, il piccato intervento del Consigliere Giovanni Ballestra

"Visto e considerato che il Presidente del consiglio comunale  di Ventimiglia, Domenico De Leo ha deciso di non concedermi la parola, probabilmente sollecitato dalla sua maggioranza in seguito al consiglio tenutosi a fine luglio, durante il quale a detta di molti il sottoscritto monopolizzò la scena con grave disagio per l'amministrazione".

Lo scrive il Consigliere di opposizione, Giovanni Ballestra, che prosegue: "Ventimiglia è troppo piccola per non sapere cosa successe nelle sedi del PD, dove fu rappresentato a De Leo l'eccessivo spazio che mi era stato concesso e di conseguenza provvedere in futuro a non commettere più lo stesso errore. Il presidente da uomo di partito quindi soggetto inadeguato a ricoprire il ruolo super partes che garantisca le minoranze, sta quindi eseguendo un compitino assegnatogli dal sindaco e la sua maggioranza. I cittadini di Ventimiglia stiano sereni su un aspetto, a farmi stare zitto ci vuole ben altro che questi comportamenti poco edificanti di chi governa oggi Ventimiglia, chi mi conosce sa che prendermi per il verso sbagliato non è la migliore delle soluzioni.

Qualcuno non pensi, che aver vinto le elezioni diffamando e calvando menzogne, possa autorizzarlo a tenere certi comportamenti. Chi governa Ventimiglia oggi non dimentichi che al primo turno ha totalizzato un risultato che rappresenta il 10% degli elettori ventimigliesi e che al secondo turno ha votato solo il 38% degli aventi diritto al voto, per motivi assai noti. Fatta questa premessa, doverosa per i Ventimigliesi, per aiutarli a capire in quale contesto oggi viene amministrata Ventimiglia, tutti riflettano per il futuro, mi auguro. Mio malgrado dovrò adattarmi al vento che tira, non comportarmi più come uomo rispettoso delle istituzioni, che ha sempre cercato di operare nell'ambito delle sedi preposte al ruolo di chi amministra e non apparendo più del dovuto sui giornali con polemiche per mettersi in mostra. I cittadini di Ventimiglia devono essere informati sulla scelta dell'attuale  amministrazione di non fare più il raddoppio del ponte a monte di quello esistente sull'aurelia, rivedendo i termini dell'accordo stesso con il comune di Camporosso e la regione Liguria. Questo accordo è finanziato con 4.000.000,00 di euro di fondi europei che saranno revocati se i lavori non saranno cantierati entro la fine del 2015".

"Io critico questa scelta per più motivazioni, sulle quali non ho avuto la possibilità di esprimermi in consiglio e quindi lo farò ora. Inizio con il dire che il cambio di rotta motivato dal fatto che in passato si sono accumulati ritardi, addossando tra le righe la responsabilità alle amministrazioni precedenti, e che il progetto che nasceva anche con lo scopo di messa in sicurezza idraulica, in considerazione del fatto che il ponte dell'Aurelia in allora non fosse verificato idraulicamente, condizione oggi venuta meno viste le opere eseguite dalla provincia sul torrente, sono rispettivamente la prima una mistificazione la seconda una scusa che nasconde altre verità. Vero il fatto che l'ex sindaco Scullino volesse realizzare la passerella ciclopedonale in prossimità della foce del Nervia e che la sovraintendenza non fosse d'accordo; vero il fatto che la collocazione del raddoppio del ponte carrabile fosse collocata più a monte rispetto alle previsioni iniziali, e che tale circostanza avesse creato malumori a Camporosso. Aiutatemi però a questo punto, a capire se due sindaci democraticamente eletti non possano nemmeno fare proposte, altrimenti si ferma tutto. Vorrei inoltre capire il ruolo della Regione Liguria in questi anni, il ruolo dei commissari prefettizi che hanno amministrato la mia città per 18 mesi. Vuoto assoluto. Perchè nessuno si è dato da fare affinchè non si arrivasse a conclusione. Perchè tanta fretta a firmare l'accordo con le ferrovie dello stato,e qui il nulla? Non penso di essere il depositario della verità, non ho questa presunzione, ma credo che il clima venutosi a creare nei mesi precedenti al commissariamento per mafia, abbia influito negativamente  sull'iter di questa pratica, la mia sensazione è che la Regione come in altre circostanze per altre opere abbia preferito rallentare, al fine di non trovarsi eventualmente coinvolta, con un trasferimento cosi importante di fondi, in tematiche che riguardano la delinquenza".

"Altro tema forte il dissenso di parte dei cittadini di Camporosso, che con il ponte carrabile avrebbero avuto disagi alle loro proprietà, in zona Braie,con espropri da eseguire e deprezzamento dei valori immobiliari dovuti all'impatto di una importante viabilità. Mi fa sorridere la trappola, nella quale gli amministratori di Ventimiglia sono caduti, sentire il vicesindaco di Ventimiglia che afferma di non voler spende nemmeno un euro, su quel ponte poichè insiste sul territorio di Camporosso, non la ritengo una buona scelta, se si ci rende conto che quella infrastruttura è molto più utile a Ventimiglia che a Camporosso, servito a monte dal ponte dell'amicizia. Il sindaco Gibelli, sara felice di aver chiuso la partita in questo modo; nessun esproprio da eseguire, nessun problema coi i suoi sostenitori in campagna elettorale, nessun costo di manutenzione futura per questa opera che non si realizzerà".

"Concludo questa mio intervento - termina Ballestra - affermando che la scelta di Ventimiglia, è stata una scelta pericolosa, cambiare rotta, ripartire con nuovi orizzonti, che vedono il limite al 31/12/2015 per concludere l'iter amministrativo, mi fa intravedere il buio. Lo scenario che immagino,sperando di essere cattivo profeta, perdita dei fondi , che verranno dirottati magari in qualche iniziativa genovese, eventuali responsabilità degli amministratori con la corte dei conti per i soldi spesi in nuove consulenze, ed un'altra occasione persa per il nostro territorio. Ringrazio tutti gli attori di questo teatro passati, presenti, e futuri esprimendo forte preoccupazione e dispiacere per non aver potuto rappresentare queste riflessioni in una sede istituzionale".

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