La curva della mitraglia a Imperia nell'ultimo racconto del nostro lettore Pierluigi Casalino

La chiamavano la curva della mitraglia, e qualcuno forse la chiama ancora così. Qui stava la mitraglia posta dai tedeschi durante la guerra. E' la curva che si trova all'inizio di Corso Roosevelt all'altezza della Prefettura. Vi era stato installato, a quanto pare, anche un cannone puntato verso il mare. Non finiscono qui le memorie di quel periodo terribile.

La sorte di molti ebrei imperiesi, imprigionati nelle carceri della città e poi trasferiti in Germania o trucidati, è stata oggetto di  una specifica ricerca avviata dalla stessa Prefettura su richiesta ministeriale ai primi degli anni duemila. L'elenco dei nomi di quei disgraziati costituisce un patrimonio rilevante di storia locale e rappresenta l'amaro ricordo di quella tragedia che fu l'olocausto, almeno per quanto riguarda questa provincia. Quando nel 1945 i francesi pensarono di annettersi questa terra forse non considerarono abbastanza le pagine di eroismo e di sofferenza che l'imperiese aveva scritto durante i mesi di guerra. La sinistra repressione nazista nei confronti di generose energie di cittadini colpevoli solo di professare la religione ebraica resta tuttora un capitolo aperto. Non mancano le testimonianze di quanti si prodigarono anche da queste parti per salvare la vita dei loro fratelli ebrei: una gara di solidarietà poco conosciuta, che interessò ambienti diversi, da quelli cattolici a quelli laici, in una straordinaria e spontanea iniziativa umanitaria, che in alcuni casi vide l'intervento salvifico di gente che era ben lontana da schieramenti politici e militari.

Il valore che le più alte cariche dello Stato riconobbero alla Provincia in occasioni recenti ben si sposa con lo sforzo allora compiuto da singoli e da gruppi per impedire che quell'azione criminale avesse conseguenze ancora peggiori.