"Il dinamismo dell'opposizione pare faccia bene alla maggioranza". I due consiglieri comunali di opposizione di Ventimiglia, Silvia Malivindi (M5S) e Carlo Iachino (Progetto Ventimiglia), intervengono in merito alla decisione presa dall'amministrazione di avviare un tavolo di confronto sulla questione del Parco Roja. E' di questa mattina la notizia di un incontro organizzato dall'Amministrazione Ioculano, in programma il 3 novembre, per parlare con i singoli commercianti e con le associazioni di categoria, dello sviluppo della pratica.
"Già per il 18 ottobre scorso avevamo chiesto la sala consiliare per un incontro sul tema del Parco Roja e della liquidazione di Civitas, ma avendo ricevuto tardivamente il consenso del Sindaco all'utilizzo della sala, eravamo stati obbligati a rinviare l'incontro a sabato 8 novembre. L'Amministrazione ritiene di non dover partecipare all'Assemblea dell'8 novembre, ma apprendiamo adesso la notizia di un tavolo aperto dall'Assessore Felici per il 3 novembre, quando incontrerà le associazioni dei commercianti per discutere del progetto di outlet".
"Tralasciando la "tempistica particolare, proprio 4 giorni prima dell'Assemblea già organizzata dall'opposizione, diciamo: 'Bene, ma non basta'. Il piano di recupero del Parco Roja non è una vicenda "corporativa", che tocca solo alcune categorie, ma cittadina. Per quanto i commercianti siano come è ovvio i più diretti interessati, la questione tocca l'intera cittadinanza per il più generale impatto economico ed urbanistico".
"E' dunque all'intera cittadinanza che ci rivolgiamo, invitandola a partecipare all'assemblea pubblica di sabato 8 novembre alle ore 10 nella sala del Consiglio Comunale (assemblea voluta da tutta l'opposizione e alla quale parteciperanno anche i consiglieri Ballestra, Nazzari e Ventura) dove chiederemo con forza di sapere cosa esattamente accade, e dove esporremo le nostre proposte ed osservazioni in merito, pronti soprattutto ad ascoltare quelle che verranno dai cittadini presenti. Anche per questo chiediamo alla Giunta di non intraprendere ulteriori iniziative senza aver dato un minimo di opportunità ai cittadini di informarsi e di esprimersi".
