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Politica | 25 ottobre 2014, 08:01

La stretta creditizia non molla l’artigianato ligure: in un anno i prestiti alle micro e piccole imprese artigiane diminuiscono del 3,1%.

Grasso (Confartigianato): "Alla crisi si aggiungono i danni provocati dall’alluvione: mai come ora c’è bisogno di finanziamenti".

La stretta creditizia non molla l’artigianato ligure: in un anno i prestiti alle micro e piccole imprese artigiane diminuiscono del 3,1%.

Artigianato ligure ancora penalizzato da una stretta creditizia che non accenna a dare un po’ di respiro alle imprese. Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato su dati Artigiancassa e Banca d’Italia, a giugno 2014 lo stock del credito in Liguria è diminuito del 3,1% rispetto al 2013. Un calo pesante, superiore a quello del Nord Ovest (-1,8%) e di quello medio italiano (-3%). 48,4 i miliardi erogati nell’ultimo anno all’artigianato italiano, cifra diminuita di quasi 1 miliardo e mezzo rispetto a giugno 2013.

"Quello dei finanziamenti all’impresa – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – è un tema fortemente sentito dall’artigianato, e in particolare proprio ora, in un momento in cui si stimano circa 2.400 attività colpite dall’alluvione: considerando che molte di queste non avevano ancora superato le perdite causate dai tristi fatti di tre anni fa, mai come ora le micro e piccole imprese, nuovamente danneggiate dall’alluvione che si è abbattuta nei giorni scorsi sul capoluogo e il suo entroterra, hanno bisogno di agevolazioni finanziarie tempestive e concrete: un aiuto estremamente necessario e doveroso per risollevarle da questo periodo di grande difficoltà".

In Liguria, parliamo di poco più di 1,1 miliardi di euro concessi nell’ultimo anno alle micro e piccole imprese, 37 milioni in meno rispetto al 2013. Un calo che ha caratterizzato tutte le regioni italiane: flessioni meno accentuate in Campania, con -0,6%, Piemonte (-1%), Toscana (-1,3%) e Abruzzo (-1,7%). Le riduzioni più marcate sono invece in Basilicata (-5,4%), Friuli-Venezia Giulia (-5,2%) e Veneto (-5,1%). Il generale calo della Liguria è frutto di pesanti diminuzioni dello stock concesso a Imperia (-6,1% e 160 milioni erogati in un anno), Genova (-3,4% e 529 milioni) e Savona (-2,8%, 305 milioni), bilanciate da un leggero aumento dei prestiti alla Spezia (+0,6% e 144 milioni di euro erogati alle imprese). Proprio quello della Spezia rientra nei pochi aumenti rilevati in Italia a livello provinciale: si tratta di Vercelli (3,3%), Caserta (1,6%), Napoli (1,4%), Pisa (0,8%), Livorno e Torino (entrambe a +0,7%) e Lodi (0,5%), seguiti dalla provincia di Reggio Calabria che presenta, in un anno, prestiti stabili all’artigianato.

All’opposto, le diminuzioni più intense (e più che doppie rispetto alla media italiana del -3%) sono quelle di Vibo Valentia (-11,5%), Vicenza (-7,8%), Enna (-7,3%), Treviso, Ogliastra e Foggia (tutte sul -6,3%), Cosenza (-6,2%), Rieti e la stessa Imperia, entrambe sul -6,1%.

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