Italia dei Valori: “Sanremo Promotion deve chiudere, la sua presenza è controproducente per la città"

Proprio mentre in città ci si ricomincia ad interrogare sulla reale utilità di una società partecipata come ‘ Sanremo Promotion’ che, negli intendimenti dell’amministrazione guidata dall’allora Sindaco Giovenale Bottini nel lontano Duemila, doveva garantire, un po’ sulla falsariga della Societè Generale Bains de Mer del Principato di Monaco, la promozione ed il futuro sviluppo turistico della città dei fiori, questa mattina l’Italia dei Valori, per bocca del suo segretario provinciale di Imperia Maurizio Ferrara, senza mezzi termini ne ha chiesto lo scioglimento immediato o, meglio, ha chiesto alla nuova amministrazione comunale di Sanremo guidata da Alberto Biancheri il ritiro della propria quota di partecipazione in essa. Se ciò si avverasse comunque significherebbe il definitivo ‘de profundis’ per la società a responsabilità limitata in quanto Sanremo ne detiene l’ottantanove per cento delle quote contro il magro nove per cento di Taggia e l’ancor più esigua parte, il due per cento, detenuta da Ospedaletti.

Ciò che ha fatto definitivamente scegliere l’Italia dei Valori per la morte di ‘Sanremo Promotion’ è stato quanto verificatosi alcuni giorni fa: l’Italia dei Valori, partito che a livello nazionale rappresenta circa l’un per cento dell’elettorato ma che a Sanremo fa parte del cartello elettorale denominato Sanremo Insieme Ecologia e Libertà che alle ultime amministrative ha sostenuto l’elezione a Sindaco di Alberto Biancheri e che nella nuova amministrazione comunale ha un assessore, nella persona di Daniela Cassini, ed un consigliere, in quella di Francesco Prevosto, aveva applaudito ad un’iniziativa di un gruppo di promoter sanremesi che avrebbe desiderato venisse data la possibilità ai partecipanti ad Area Sanremo di esibirsi, una volta terminati i corsi al Palafiori, nei locali cittadini. Il progetto, molto valido, era stato presentato a ‘Sanremo promotion’ da tale gruppo di validi animatori professionisti matuziani ed avrebbe visto il noto cineoperatore locale Roberto Pecchinino curare la ripresa in streaming delle singole esibizioni da divulgare, poi, nella rete.

"Una volta che questi valenti promoter ed animatori matuziani, cinque in tutto se non erro, hanno presentato a ‘Sanremo promotion’ il progetto che io ho sostenuto - dice Maurizio Ferrara -, questa l’ha trattato in maniera burocratica e non si è dannata l’anima per vederlo realizzato. Per la sedicente ‘città della musica’ è un danno d’immagine irreparabile’.

Maurizio Ferrara quindi, traendo le conclusioni di quanto successo chiede le dimissioni del Presidente del Consiglio d’Amministrazione della partecipata Marco Sarlo, del suo vice Michele Abate e del consigliere Simeon Simeonov Stanimirov, aristocratico d’origine bulgara in quota alla Lega Nord. Chiede poi che il Cda non venga più ricostituito e che la società si sciolga. Ferrara infine ricorda come nella ragione sociale di ‘Sanremo promotion’ stia scritto ‘ promozione dell’attività turistica di Sanremo e del suo comprensorio, mediante l'organizzazione di ogni tipo di manifestazione,la gestione delle strutture immobiliari,la realizzazione di campagne pubblicitarie ed il coordinamento..‘.  

"Se ‘Sanremo promotion’ non è neanche in grado di perseguire l’oggetto sociale - conclude amaro Ferrara -, tanto vale che chiuda definitivamente e che il suo posto sia preso da un altro soggetto giuridico, che garantisca il mantenimento dei livelli occupazionali, più efficiente ed utile a Sanremo". 

Sergio Bagnoli