La maggioranza degli albergatori liguri pensa che la promozione turistica promossa da Regione, province, comuni e altri enti, sia troppo standard, svolta con formule vecchie, da migliorare e non utile.
E' quanto emerge da un'analisi svolta dall'agenzia di consulenza e marketing JFC che ha intervistato 1200 albergatori italiani, tra cui circa cento liguri, chiedendo loro di esprimere un giudizio sull'attività di promozione del turismo svolta dai vari enti. I dati, relativi al 2013 e i primi mesi del 2014, sono stati diffusi anche a livello nazionale, dal sito di informazione linkiesta.it, ma sono disponibili anche a livello regionale.
In una scala di valori da 1 a 10, nessuno dei vari enti raggiunge la sufficienza e quello che raggiunge il punteggio maggiore, pari a 5,2, è il distretto turistico (STL), al secondo posto le province con un punteggio di 3,9, al terzo i comuni con un punteggio di 3,3, al quarto la Regione con un punteggio di 2,9 e all'ultimo posto l'Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, con 2,6. Un punteggio 3,1 viene assegnato agli altri enti.
"Partendo dall’Enit, in fase di commissariamento - afferma l'agenzia - sino alle Regioni, giungendo alle Province, transitando per i Distretti e i Sistemi Turistici Locali sino ai Comuni, si rileva un forte livello di insoddisfazione e una sorta di “distanza” tra chi giornalmente opera con il mercato e chi, invece, dovrebbe sostenerne l’attività con azioni promozionali".
"I dati emersi dal Focus sulla Liguria confermano quanto emerso a livello nazionale, ovvero come gli imprenditori si sentano ancora lontani – troppo lontani – dal sistema di governo della promozione turistica gestita dagli enti pubblici e dal loro modus operandi - afferma Massimo Feruzzi, Amministratore Unico di JFC e responsabile della Ricerca – se ben il 33,7% degli intervistati ritiene l’attività promozionale svolta dagli enti troppo standard e con formule vecchie e il 28,0% pensa che sia da migliorare. L’Ente Regionale, in questo caso, non riesce a emergere quanto a capacità promozionale, superato - nell’indice di gradimento degli imprenditori liguri - dal Distretto/STL e dalla Provincia". Solamente il 12,9% considera l'attività di promozione turistica ben realizzata e in linea con l'evoluzione del mercato.
Entrando nello specifico, JFC ha chiesto agli albergatori liguri una valutazione sul rapporto esistente tra l'ente pubblico e le imprese private. A questa domanda, il 77,3% ha risposto che la collaborazione vada migliorata, il 15% afferma che il privato debba occuparsi della vendita e il pubblico debba invece investire in promozione. Appena il 2,6% si dichiara soddisfatto, mentre l'1,1% è indifferente alla tematica.
E' stato infine chiesto agli albergatori se siano effettivamente disposti a collaborare con il pubblico. Il 16,9% dichiara di avere già messo in atto collaborazioni con enti, un dato ben al di sotto rispetto alla media nazionale del 21,8%; il 5,6% si dichiara "Disposto anche a investire qualcosa se si decide insieme cosa fare e dove andare", il 7,7% afferma di "Essere disponibile a seguire l'ente pubblico con le offerte commerciali", il 9,2% dichiara che sia necessario cambiare la gestione. Il 36,4% ritiene invece che l'ente pubblico debba fare la promozione e il privato la vendita. Un dato significativo emerge dal 21,1% degli intervistati che dichiarano di "non riuscire a collaborare con l'ente pubblico".