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Politica | 02 ottobre 2014, 09:47

Scelte dell’Amministrazione Pallanca, Sinistra Ecologia e Libertà di Bordighera interviene sulle recenti scelte urbanistiche

Le scelte sull’ex Albergo Angst e sulla Torre Sapergo sono l’esatto contrario di quello che ci si aspetta per la città: meno edilizia e più turismo, meno consumo di territorio e più attenzione alle politiche turistiche e alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche, più alberghi nel già costruito e meno nuove seconde case ora e in prospettiva.

Scelte dell’Amministrazione Pallanca, Sinistra Ecologia e Libertà di Bordighera interviene sulle recenti scelte urbanistiche

Nella nota Corrado Ramella dela Sinistra Ecologia e Libertà dichiara: ’Sono molte, nell’ultimo periodo, le scelte amministrative dell’ Amministrazione Pallanca che suscitano dubbi e perplessità. Scelte che sembrano rivelare, nonostante le professioni di cambiamento e novità fatte dall’Amministrazione stessa, un preoccupante ritorno al passato.

Ci riferiamo in particolare: al progetto per  il rifacimento della  Rotonda, col mantenimento di palesi e volute violazioni del vincolo Ronchey, portate avanti nonostante le segnalazioni e le sollecitazioni dell’opposizione e che probabilmente verranno limitate da un auspicato intervento della Soprintendenza; al progetto faraonico della RSA da realizzarsi presso l’Ospedale, con i suoi 23.000 m3 (per intenderci, poco più della metà dell’Angst), senza valutare la possibilità di utilizzo per una struttura del genere di  volumi già esistenti e al momento  inutilizzati o parzialmente utilizzati (vedi, per esempio, l’ex scuola di Villa Palmizi).

Ci riferiamo ancora alla ristrutturazione dell’ex Albergo Angst, con la scelta di abbandonare in toto la prevista e parziale destinazione alberghiera, e connessa a questa il previsto trasferimento degli uffici comunali al Park Hotel, ristrutturato con i soldi provenienti dagli oneri di urbanizzazione di quell’operazione. In ultimo ci vogliamo ancora riferire alla recente decisione di dare il via libera all’operazione turistico-residenziale di Torre Sapergo. Sulle prime due si è già sviluppato in città un certo dibattito e SEL ha già avuto modo di rimarcare la propria posizione. Ci preme invece approfondire le questioni riguardanti Angst e Torre Sapergo.  

Innanzitutto SEL – Bordighera considera inaccettabile e incomprensibile la decisione di rinunciare in toto alla prevista parte alberghiera, già frutto di una lunga trattativa col soggetto attuatore. Fra l’altro le motivazioni che l’Amministrazione  e il soggetto attuatore usano per giustificare questa scelta ci sembrano semplicistiche, contraddittorie e fuorvianti. Semplicistica e fuorviante l’analisi dello stato del settore alberghiero e contraddittorie le conclusioni e le scelte fatte. Inoltre dalla delibera apprendiamo che “nel novero delle azioni declinate nelle linee programmatiche, della Sua Amministrazione, non si prevede, quale specifica misura per il rilancio del settore turistico, il potenziamento della ricettività alberghiera”.

Apprendiamo cioè, come era facile immaginare, che il rilancio e il rafforzamento della ricettività alberghiera non è fra gli obiettivi dell’Amministrazione Pallanca. Apprendiamo altresì dalla stessa delibera che questa Amministrazione continua a voler puntare come volano turistico sulla seconda casa, nonostante le critiche che sempre più pesano su questa modalità di recettività turistica e sulle evidenti conseguenze negative che questa ha portato al nostro tessuto economico e sociale e al territorio.

Avremmo preferito insomma che, con autorevolezza e decisione, l’Amministrazione avesse richiesto il mantenimento di almeno il 25% di destinazione alberghiera. Come segnale e presidio di rilancio di un settore estremamente importante dal punto di vista turistico e occupazionale. Ma la scelta è stata diversa.   Altrettanto disaccordo vogliamo esprimere riguardo la proposta di trasferire gli Uffici comunali presso il Park Hotel. Già in passato (con l’Amministrazione Vignali) abbiamo avuto modo di esprimere la nostra contrarietà a questa scelta. Riteniamo infatti che il Park Hotel debba mantenere come sua unica destinazione d’uso quella turistica e culturale ed eventualmente socio-educativa. L’idea di sovrapporre funzionalità turistica e amministrativa è sbagliata ed inutile e sarebbe sicuramente a detrimento della prima. L’idea di spendere denaro pubblico (seppure reperito attraverso oneri di urbanizzazione) per una struttura amministrativa mastodontica, di cui non si sente assolutamente il bisogno, fa parte di manie di grandezza molto opinabili e non è frutto di una vera necessità organizzativa.

Per il Comune di Bordighera sono più che sufficienti le strutture esistenti e ci riferiamo in particolare a Palazzo Garnier e al palazzo dell’ex-Pretura. Facendo del primo la sede di rappresentanza, compresa sala del consiglio comunale, e del secondo la parte degli uffici al pubblico. Tutti sappiamo che per il palazzo dell’ex Pretura esiste da tempo un progetto di ristrutturazione e sistemazione per gran parte degli uffici comunali.  

Esprimiamo, inoltre, le nostre forti perplessità sull’operazione “Torre Sapergo”. Ci troviamo di fronte ad un’operazione dalle caratteristiche certamente molto invasive. La dove da PRG sono previste villette, con indice 0,20 (e già qui, in una zona che ha sempre avuto destinazione agricola, si potrebbe avere da ridire) e dove inoltre era zona effettivamente ed esclusivamente agricola, trasformata recentemente in zona turistica,  il Comune consente la realizzazione di  un SUA con, oltre alle villette, la previsione di un volume di 14.000 m3 con destinazione ventennale ad albergo. Parliamo, tanto per capirci, di una struttura equivalente più o meno a un terzo dell’Angst, cui vanno aggiunti altri 10.000 m3 di edilizia residenziale. Cioè un insediamento, in quella zona, da far tremare i polsi, e che sviluppa una volumetria pari a un indice superiore allo 0,40, che diventa quasi 0,47 se si esclude l’area con vincolo archeologico. Per una ex zona agricola, tutt’altro che degradata, ci pare veramente eccessivo e comunque in eccessivo aumento rispetto ai parametri definiti in origine dal PRG per quella zona, dove si  indicava un indice massimo dello 0,20 per la parte a edilizia rada e addirittura dello 0,05 per la parte esclusivamente agricola.   E’ comunque proprio l’idea che sta alla base di queste scelte che non condividiamo. Da un lato si vuole consentire il cambio di destinazione d’uso su una struttura esistente (seppure in stato di abbandono, ma nata e realizzata, in allora, con esclusiva destinazione alberghiera) l’Angst, rinunciando in toto alla parte alberghiera già concordata col soggetto attuatore. Giustificando il totale cambio di destinazione con una fumosa e autoassolutoria valutazione sulle difficoltà del settore alberghiero e sulla difficoltà di reperire un operatore.

Dall’altro si consente un’operazione di notevole impatto volumetrico e paesaggistico che consentirà , probabilmente,  la realizzazione di un “Motel”, (per vent’anni forse) ma al prezzo di notevoli danni al paesaggio  e di un cospicuo consumo di territorio. Resta da capire come mai le valutazioni positive sull’indotto occupazionale e sull’interesse generale, che questo intervento potrebbe comportare, vengono fatte solo in questo caso e non per l’ex Hotel Angst. Si tratta, a nostro giudizio, di un uso evidente e strumentale di due pesi e due misure, di una evidente contraddizione giustificata solo dall’assecondare l’interesse privato, mettendo in secondo piano l’interesse pubblico e la tutela del territorio.  

Non dica, per favore, il Sindaco che questa era un’operazione già avviata e pressoché conclusa, perché invece c’erano e ci sono i margini per intervenire, per limitare fortemente l’intervento e per rivedere la Variante del PRG. E’ comodo attribuire ad amministrazioni precedenti situazioni che avrebbero potuto essere oggetto di una ridefinizione.  

Insomma queste operazioni portate avanti dall’attuale Amministrazione, caratterizzate da una mancata destinazione alberghiera, dove sarebbe stato opportuno mantenerla, e da nuovi alberghi e nuova edilizia residenziale, con annesso consumo di territorio, là dove invece andrebbe preservato;  a cui va aggiunta la decisione di far realizzare ex novo l’imponente nuova RSA; sono l’esatto contrario di quello che ci si sarebbe aspettato da un’Amministrazione che si era detta, a parole, sensibile a una maggiore tutela del territorio. Soprattutto sono l’esatto contrario di quello che ci si aspetta per la città: meno edilizia e più turismo, meno consumo di territorio e più attenzione alle politiche turistiche e alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche, più alberghi nel già costruito e meno nuove seconde case ora e in prospettiva. Meno cemento e più vivacità culturale e accoglienza. Ma non era poi così difficile prevedere che sarebbe accaduto il contrario e che si sarebbe ricalcato le solite politiche’.

C.S.

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