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Attualità | 02 ottobre 2014, 14:38

Vendemmia 2014 in Liguria, Confagricoltura: a campagna avviata dati in controtendenza rispetto al resto del Paese

Dati in crescita rispetto al 2013 per la quantità. La qualita’ appare sempre alta

Andrea Mansuino

Andrea Mansuino

Secondo Confagricoltura Liguria il monitoraggio dell’andamento della vendemmia 2014 nella nostra Regione, conferma le previsioni.

“L’estate assolutamente piovosa e con temperature al di sotto della media stagionale – precisa Confagricoltura Liguria – ha messo in difficoltà i vitivinicoltori liguri, mitigando certamente gli effetti invece positivi di una primavera abbastanza mite e certamente poco ricca di piogge che aveva fatto germogliare prima le viti, inducendo a pensare in una vendemmia certamente non tardiva”.

“La quantità appare in sensibile aumento rispetto alla vendemmia 2013 – continua Confagricoltura Liguria – e la qualità si mantiene su standard decisamente alti”.

“Il dato ligure – commenta il presidente di Confagricoltura Liguria Andrea Mansuino – è in controtendenza rispetto alle previsioni nazionali, laddove Ismea ha stimato una decrescita quantitativa del 15 % complessivo per il nostro Paese, principalmente a causa dell’inclemenza del meteo, portando la quantità complessivamente prodotta a circa 41 milioni di ettolitri, contro i 48,2 del dato Istat 2013”.

“Aumentano gli zuccheri, secondo i dati della Regione Liguria – precisa Confagricoltura Liguria – ma non si assiste ad un decremento degli acidi, mantenendo quindi un buon equilibrio dal punto di vista organolettico”.

“Il dato complessivo che si evince dal contatto diretto con le nostre aziende – sottolinea Andrea Sampietro, direttore regionale di Confagricoltura – permette un certo ottimismo e la produzione complessiva non dovrebbe discostarsi di molto dai 46.000 ettolitri ‘registrati’ dall’Istat nella scorsa vendemmia”.

“Certamente il quadro è più positivo – prosegue Sampietro – rispetto alle preoccupazioni emerse per ‘colpa’ di un’estate davvero difficile con piogge e talvolta grandine davvero inusuali”.

La qualità dovrebbe essere in linea con gli abituali standard che hanno permesso alla Liguria, negli ultimi anni, di ritagliarsi un suo ruolo nel panorama vitivinicolo italiano.

“Le nostre denominazioni – conclude Sampietro – che sono ben 8 da Ponente a Levante, denotano un’attenzione particolare alla qualità e alla certificazione di ciò, al pari delle IGT, quattro, che completano il quadro”.

Il vermentino, di Levante e di Ponente, il pigato tra i bianchi, il rossese tra i rossi – sottolinea Confagricoltura Liguria – sono vitigni ormai affermati ed apprezzati dagli addetti del settore come da un pubblico di consumatori sempre più attento a scegliere le etichette liguri; testimonianza del lavoro attento di oltre 1.800 vitivinicoltori che hanno fatto della qualità, non potendo 'eccellere' in quantità essendo la media di bottiglie/anno prodotte per azienda pari a 42.000, un vero e proprio 'target'.

E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un settore vitale in un panorama economico difficile come quello attuale, con un segno +7% per le sole esportazioni di bottiglie liguri sui mercati europei ed extra europei.

C.S.

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