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Attualità | 23 settembre 2014, 12:32

Venerdì scorso a Milano si é celebrato il 2° Congresso Nazionale dei Lavoratori Frontalieri aderenti alla UIL

messo in evidenza come il fenomeno del frontalierato italiano rappresenti un consistente 10% della massa di lavoratori comunitari che quotidianamente si spostano nel Paese confinante per svolgervi una attività lavorativa.

Erano presenti i delegati in rappresentanza dei seguenti territori interessati al fenomeno del fronta-lierato: Imperia; Como; Rimini; Sondrio; Chiavenna; Trieste; Varese; Verbano-Cuso-Ossola. Sono stati invitati i Governatori delle Regioni interessate al fenomeno del frontalierato (Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia).  

Il Segretario Generale uscente, nella sua relazione introduttiva svolta a nome della Segreteria Nazionale, ha messo in evidenza come il fenomeno del frontalierato italiano rappresenti un consistente 10% della massa di lavoratori comunitari che quotidianamente si spostano nel Paese confinante per svolgervi una attività lavorativa. In particolare i nostri connazionali interessati a tale fenomeno ammontano a circa 82.000 in uscita (69.400 verso la Svizzera,  5.400 verso San Marino, 3.600 verso il Principato di Monaco, 1.500 verso la Francia, 1.000 verso l'Austria e circa 1.000 verso la Città del Vaticano) e circa 15.000 in entrata (dalla Slovenia, Croazia, Austria, Francia e San Marino). In totale, quindi, l'Italia é interessata al fenomeno per circa 100.000 lavoratori frontalieri sul totale di 1.200.000 della Comunità Europea a 28 membri.  

Il Segretario Generale uscente - unitamente ai responsabili dei territori liguri, piemontesi e valdostani, lombardi, trentini, veneti e friulani – hanno tracciato compiutamente le attività svolte dalla UIL FRONTALIERI rammentando i risultati positivi raggiunti e fissando gli obiettivi per il quadriennio 2015/2018. I numerosi ospiti, condividendo sostanzialmente l'analisi svolta nei numerosi interventi, si sono impegnati a sostenere, con specifiche iniziative politiche ed amministrative, le richieste dei lavoratori frontalieri con particolare riferimento a quelle di ordine sociale e di sostegno al reddito. Sono intervenuti, portando il loro fattivo contributo: la Presidente della 'Commissione Speciale Rapporti tra la Lombardia, Confederazione Elvetica e provincie autonome' Francesca Attilia Brianza, anche a nome del Governatore Roberto Maroni; Il Presidente dell'Associazione dei Comuni italiani di frontiera, Pietro Vittorio Roncoroni. Con l'occasione ha annunciato che l'Associazione che lui presiede proporrà agli altri comuni confinari la costituzione di una macroregione alpina con lo scopo di coordinare tutte le iniziative dei comuni interessati al fenomeno del frontalierato. Il Presidente del CSI (Confederazione Sindacale Interregionale) - aderente alla CES (Confedera-zione Europea dei Sindacati Europei) – ha svolto una esaustiva relazione sulle iniziative della UIL FROTALIERI da proporre al Governo Italiano per il superamento degli ostacoli alla mobilità dei lavoratori frontalieri in entrata ed in uscita che interessano il territorio Italiano. Al termine dei lavori congressuali é stato riconfermato Pancrazio Raimondo, quale Segretario Generale. Per la nostra provincia Italo Castelli é stato chiamato nella Segreteria Nazionale, mentre Romina Perrone é stata eletta nel Comitato Direttivo Nazionale.  

Con l'occasione é stato presentato il sito internet della UIL FRONTALIERI: www.uilfrontalieri.net 

C.S.

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