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Politica | 13 settembre 2014, 12:30

Dolceacqua: il Comune ha deciso di non far pagare la Tasi, per non gravare sulle 'prime case'

Ma anche sulle famiglie in affitto.

Dolceacqua: il Comune ha deciso di non far pagare la Tasi, per non gravare sulle 'prime case'

Niente Tasi quest’anno a Dolceacqua, il piccolo e suggestivo borgo della Val Nervia. Dal Comune hanno infatti deciso di non far pagare la tassa che si compone dell'imposta municipale propria (IMU), di natura  patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore.

La scelta è stata dettata dalla volontà politica di non gravare sulle prime case e sulle famiglie in affitto, oltre a non voler inserire una terza tassa in autodichiarazione che presenta problemi sia di calcolo che di gestione e di un eventuale se non certo, recupero delle somme non pagate, che di fatto renderebbero non incassabili parte degli importi che verrebbero messi a Bilancio.

"I continui tagli che ha imposto anche questo governo, ca. 200 mila euro per l'anno in corso, la diminuzione di altre risorse, renderanno necessarie manovre relative all'aumento di tassazioni, ma la scelta è stata quella di non gravare sulle fasce più deboli della nostra comunità”.

Renato Agalliu

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