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Politica | 01 settembre 2014, 09:51

Taggia: vicenda dei 'furbetti del cartellino', i Consiglieri di opposizione chiedono le scuse del Sindaco

"Ora, Sindaco Genduso, è giunto il momento delle scuse. Quando, mesi fa la invitavamo a valutare con prudenza le azioni da intraprendere relative alla querelle tristemente nota dei 'furbetti del cartellino', intendevamo proprio questo".

Taggia: vicenda dei 'furbetti del cartellino', i Consiglieri di opposizione chiedono le scuse del Sindaco

"Ora, Sindaco Genduso, è giunto il momento delle scuse. Quando, mesi fa la invitavamo a valutare con prudenza le azioni da intraprendere relative alla querelle tristemente nota dei 'furbetti del cartellino', intendevamo proprio questo".

Così intervengono i tre Consiglieri Comunali di opposizione (Mauro Albanese, Lucio Cava e Mario Conio), in una 'lettera aperta' al Sindaco di Taggia. "Del clamore mediatico di quei giorni - proseguono - con decine di nomi di dipendenti comunali dati in pasto alla pubblica gogna, della  sua intransigenza, a nostro parere miope ingiustificata e tardiva,  che l'ha portata a denunciare i suoi stessi collaboratori, oggi è rimasto poco o nulla, con la richiesta di questi giorni di archiviazione da parte della  Procura  della Repubblica di ventisei dipendenti rispetto ai trenta indagati. Le nostre parole di solidarietà nei confronti dei dipendenti espresse mesi fa, tornano oggi di stretta attualità. Noi all'epoca rifiutavamo con forza l'immagine che emergeva del nostro Comune, descritto come zeppo di fannulloni e furbetti, che, a nostro parere, era quanto di più distante ci potesse essere dalla realtà, oggi i fatti sembrano darci ragione, con i risultati investigativi che paiono avere assolutamente ridimensionato la portata dell'inchiesta. Ciò che però in questa vicenda non è assolutamente accettabile sindaco Genduso, è stato il suo comportamento, che a molti ha ricordato quello di un capitano  tristemente noto alle cronache, distintosi per la rapidità e solerzia con cui aveva abbandonato la sua nave ai marosi piuttosto che per il suo coraggio e senso di responsabilità; lei, così solerte nel denunciare i suoi dipendenti, probabilmente non è stato altrettanto attento in questi anni a fare attività di coordinamento e gestione delle forze lavoro sotto sua responsabilità; a troppi il suo atteggiamento è parso più un goffo tentativo di mettersi al riparo da eventuali situazioni di corresponsabilità, piuttosto che quello di un Sindaco pronto a assumersi le responsabilità della struttura che guida".

"In ultimo - terminano i tre consiglieri - siamo lieti che, seppur parzialmente, la vicenda giudiziaria abbia restituito ai dipendenti del Comune di Taggia la dignità che realmente meritano e il rispetto dei loro concittadini; per i mesi di disagio personale e per i danni economici patiti, purtroppo oramai non c'è rimedio; forse proprio per questo sarebbero utili le pubbliche scuse da parte del sindaco Genduso".

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