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Politica | 21 agosto 2014, 14:44

Crisi Rt. Il capogruppo Pd Riccardo Giordano: "Chiediamo l'intervento della Corte dei Conti"

Sulla cassa integrazione: "Ritengo che al momento sia l'unico provvedimento attuabile, anche se non è giusto che a pagare la mala gestione dei manager siano i lavoratori. Se proprio occorre fare sacrifici ritengo sia giusto attuare un meccanismo solidale in modo che non siano sempre gli stessi a rimetterci"

Crisi Rt. Il capogruppo Pd Riccardo Giordano: "Chiediamo l'intervento della Corte dei Conti"

Il Capogruppo in Consiglio Provinciale del Partito Democratico Riccardo Giordano interviene relativamente alla questione Riviera Trasporti, in particolare sulle vicende legate al passivo di bilancio, alle polemiche tra la Provincia e la Regione e al provvedimento proposto dall'Assessore Regionale ai Trasporti Enrico Vesco, di ricorso alla cassa integrazione.

"I debiti Rt - dichiara Giordano - aumentano di giorno in giorno e questo non è plausibile. I conti dovevano essere tenuti sotto controllo dalla Provincia, il maggior socio dell'azienda. Questo denota la cattiva gestione da parte dei vertici Rt, unici responsabili di questa grave situazione che scopriamo essere ogni giorno più grave. 

Per questo noi chiederemo il controllo da parte della Corte dei Conti e faremo tutte le azioni atte a individuare i responsabili, pur sapendo che queste azioni dovrebbe compierle la giunta provinciale.

Il grosso del debito Rt è stato accumulato negli anni di gestione Amabile. 

Per risolvere la situazione si chiedono sacrifici a tutti, a parte alla Provincia che ha sforato il patto di stabilità. Il piano di rientro approvato dalla Corte dei Conti, che prevedeva la vendita delle azioni dell'Autofiori è stato fatto pensando di destinare la parte residua a strade e scuole, ma di fatto, l'unico ente che interviene per salvare la Riviera Trasporti è la Regione che avrebbe potuto fare di più attraverso l'acquisto di beni immobili dell'Rt funzionali all'attività dell'Arte, ma questi immobili che se venduti rappresenterebbero una forte attività, sono ipotecati. Questo mette in risalto ancora di più la cattiva gestione.

Sulla cassa integrazione, ritengo che al momento sia l'unico provvedimento attuabile, anche se non è giusto che a pagare la mala gestione dei manager siano i lavoratori. Se proprio occorre fare sacrifici ritengo sia giusto attuare un meccanismo solidale in modo che non siano sempre gli stessi a rimetterci".

 

 

Francesco Li Noce

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