Imperia: futuro della Riviera Trasporti, terminato il vertice in prefettura. Si fa strada l'ipotesi della cassa integrazione

E' terminato il tavolo di confronto in Prefettura per parlare del futuro di Riviera Trasporti. In base a quanto deciso, nei prossimi due giorni, si terranno due incontri in Regione per valutare l'ipotesi della cassa integrazione.

Nel vertice di domani si farà il punto su come si possa intervenire e quali provvedimenti sia meglio attuare. Giovedì la Regione incontrerà i sindacati, che hanno già optato per la sospensione dello sciopero bianco e per valutare, con riserva l'accordo sulla cassa integrazione. Riserve che saranno sciolte in seguito al prossimo cda dell'azienda in programma lunedì ad Imperia. 

"Il presidente della Provincia, come socio di maggioranza, attiverà un confronto - ha spiegato il Segretario Provinciale della Cisl Claudio Bosio -. Dall'altra parte, tramite l'unione dei comuni ci sono circa 260 mila euro da parte della Regione che possono essere ripartiti e destinati anche al trasporto pubblico locale della provincia di Imperia. Si aprirà domani un tavolo di confronto per attivare ammortizzatori sociali in deroga per far sì che si possano recuperare circa 200 mila euro affinché, tramite un accoro di cassa integrazione in deroga, si possano recuperare risorse".

"Oggi noi stiamo discutendo e cercando le soluzione più praticabili per reperire questi 800 mila euro - ha spiegato l'Assessore Regionale ai Trasporti Enrico Vesco - ma il quesito è se questi 800 mila euro poi basteranno a salvare l'azienda. Pare che anche alcuni sindacati abbiano posto questi interrogativi e l'azienda abbia dato risposte dubbie. Vanno verificate la tenuta economica e le scelte che sono state fatte in passato".  

La necessità, secondo Vesco, è di salvare la Riviera Trasporti almeno fino alla costituzione dell'Agenzia Regionale per il Trasporto Pubblico che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2016. 

"Oggi - continua Vesco - la Regione è riuscita a ribadire la volontà di aiutare i piccoli comuni utilizzando le risorse dell'unione dei comuni già disponibili. Io ho anche posto la possibilità di utilizzare la cassa integrazione in deroga finanziata dal Governo che ci dà sicurezza di poterla coprire economicamente. I sindacati, con un senso di grande responsabilità hanno dato la propria disponibilità a sedersi attorno a un tavolo". 

Sembra che il debito complessivo della Riviera Trasporti ammonti addirittura a 40 milioni di euro.

"E' ovvio - conclude Vesco - che la responsabilità di ciò che è avvenuto e che ancora sta avvenendo all'interno di questa azienda è dei suoi amministratori e dei suoi azionisti, prima fra tutti la Provincia che da sola ha l'84%, la Provincia tra l'altro in passato non ha perso occasione per scaricare le responsabilità sulla Regione, ma oggi è emerso che le responsabilità stavano altrove". 

A Vesco risponde il Presidente della Provincia Luigi Sappa:

"Cominciamo a dire che negli anni, la quota di trasferimento della Regione ha comportato una diminuzione di 4 milioni di euro. Questo ha portato a un taglio dei chilometri a parità del livello occupazionale. La Provincia, nel tempo, per la legge 56, non riesce più a intervenire nella gestione del trasporto. 

Finora abbiamo ragionato in positivo cercando di arrivare a un accordo che prevede il reperimento di circa 800 mila euro, di cui 200 mila dai comuni soci, 200 mila utilizzando le risorse per l'unione dei comuni, resi disponibili dalla Regione, e la restante parte con il ricorso agli ammortizzatori sociali".