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Al Direttore | 31 luglio 2014, 12:21

Problema smaltimento dei rifiuti e 'Lotto 6': l'Ing. Franco Taggiasco risponde all'Ass. Ballestra

Problema smaltimento dei rifiuti e 'Lotto 6': l'Ing. Franco Taggiasco risponde all'Ass. Ballestra

L'Ing. Franco Taggiasco ci ha scritto per rispondere all'Assessore Provinciale Giovanni Ballestra sul tema rifiuti:

"Le recenti dichiarazioni apparse su Sanremo News dell'assessore provinciale non possono che suscitare una forte reazione emotiva  inducendo ad evidenziare alcuni aspetti sul problema rifiuti che vengono accuratamente omessi. Non ci sono dubbi che la discarica del lotto 6 'Discarica per rifiuti urbani indifferenziati' sia stata progettata da tecnici validi nel rispetto di tutte le norme vigenti. Il problema sta nella scelta di realizzare una tipologia di intervento che la Comunità Europea osteggia fortemente e che in futuro andrà verso una sicura obsolescenza. Non si potranno fare discariche di tal tipo ancora per lungo tempo, si tratta di soluzioni destinate ad essere abbandonate e quindi perché non preoccuparsi per tempo invece di trasferire tutti i problemi e gli oneri agli amministratori che verranno? Ora si parla di lotto pubblico n. 1 invece di lotto 6 quasi a voler dire che seguiranno altri lotto pubblici. E' incredibile con quanta superficialità ci si esprime! Non c'è nessuna strategia futura si vuole difendere solo il modo con cui si è operato continuando  a vivere alla giornata. Eppure a leggere le dichiarazioni dell'Assessore Balestra riportate su Sanremo News del 7 marzo 2001 si annunciava l'intenzione di trovare siti per l'umido. E se ciò fosse stato fatto l'umido non sarebbe più stato parte del rifiuto indifferenziato portato nella discarica del lotto 5 consentendo  a tale lotto di essere utilizzato  forse ancora  per alcuni anni, tempo sufficienti ad adottare nuove strategie, senza ricorrere ad altre discariche di rifiuto indifferenziato. Certo è vero che per far funzionare  una raccolta differenziata 'porta a porta' è faticoso ed impegnativo e richiede tempo per educare i cittadini, ma dal 2011 ad oggi sono passati più di 3 anni senza che nulla sia stato fatto in tal senso. Nel 2010 la provincia aveva previsto di fare l'impianto unico di Colli entro marzo 2014. Quali ostacoli sono sopravvenuti  visto che ad oggi non si è fatto praticamente nulla salvo forse qualche progetto che giace in qualche cassetto? Quello che manca e che preoccupa di più è una strategia per il futuro!"

Carlo Alessi

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