ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Attualità

Attualità | 29 luglio 2014, 09:46

Regione: calendario venatorio e modifiche, il Tar accoglie parzialmente il ricorso delle associazioni ambientaliste

Il ricorso era stato presentato dalle associazioni per la tutela della fauna e dell'ambiente ( WWF, Lega Abolizione Caccia, LIPU, VAS, ENPA, LAV), patrocinate dallo studio legale del prof. Daniele Granara, sono stati annullati con sentenza di merito le seguenti parti:

Regione: calendario venatorio e modifiche, il Tar accoglie parzialmente il ricorso delle associazioni ambientaliste

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria, con sentenza n. 1206 depositata ieri sera (visibile QUI) ha annullato alcune parti della delibera  del Consiglio Regionale della Liguria dello scorso 8 aprile. Nel documento regionale venivano sancite ed approvate le regole per la stagione di caccia 2014/15, un il provvedimento che aveva avuto 21 voti favorevoli da PD e Forza Italia.

Su ricorso delle associazioni per la tutela della fauna e dell'ambiente  ( WWF,  Lega Abolizione Caccia, LIPU, VAS, ENPA, LAV), patrocinate dallo studio legale del prof. Daniele Granara, sono stati annullati con sentenza di merito le seguenti parti:

1) l'addestramento dei cani da caccia sul territorio non potrà iniziare il 15 agosto, ma solo a far data dal primi giorni di settembre, avendo la Regione eluso il parere scientifico obbligatorio dell'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sull'esigenza di non arrecare anticipatamente disturbo alla fauna selvatica e ai giovani nati di alcune specie selvatiche prima dell'apertura della caccia della terza domenica di settembre;

2) la caccia agli ungulati (caprioli, daini, camosci, cinghiali)  dovrà essere effettuata con munizioni atossiche (cosiddette palle monolitiche generalmente in rame) per evitare la contaminazione delle carni con minuscoli frammenti delle palle di piombo, sulla base di numerosi recenti studi tossicologici evidenziati dallo stesso ISPRA e che da vari anni la Regione ignora; anche per la scorsa stagione di caccia  il TAR Liguria aveva formulato analoghe censure.

3) la mancata indicazione di un carniere (numero massimo di capi abbattibili giornalmente) per alcune specie, tra cui il "colombaccio", specie selvatica intensamente cacciata in autunno da palchi sopraelevati in varie aree costiere della Liguria. Va fissato un numero di capi abbattibili giornalmente.

Erano costituite in giudizio la Regione e 4 associazioni venatorie. "Un atteggiamento meno sprezzante dell'ex assessore regionale Briano e delle principali forze politiche avrebbe consentito la stesura di un provvedimento più aderente ad esigenze di tutela della fauna e di legittimità dell'atto" - commentano le associazioni ricorrenti.

Stefano Michero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium