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Politica | 25 luglio 2014, 14:11

Ventimiglia: non approvata la mozione di minoranza sull’AIGA, le richieste di Fratelli d’Italia

"Si permette che si metta mano alle tasche dei cittadini per i propri capricci politici"

Ventimiglia: non approvata la mozione di minoranza sull’AIGA, le richieste di Fratelli d’Italia

"Il quadro emerso dall’ultimo consiglio comunale, a cui abbiamo assistito, è piuttosto preoccupante. Sorvoliamo sulle sette ore, sulla manifesta difficoltà a gestire i contenuti e alla manifesta superiore capacità dei consiglieri di minoranza. Sono tutti fatti che, siamo certi, si aggiusteranno nel tempo". Ad intervenire sui risultati dei lavori dell'ultimo parlamentino locale è il gruppo ?Fratelli d'Italia' ventimigliese.

"Quello che oggi ci preme affrontare, è il discorso passato in secondo piano riguardante la mozione di minoranza sull’AIGA, rea di aver messo ingiustamente le mani nelle tasche dei ventimigliesi. Siamo preoccupati perché abbiamo visto il primo caso in cui la ventata di aria nuova, il sindaco giovane, la giunta di tecnici, il consiglio comunale nuovo, giovane e preparato, ha puzzato terribilmente di vecchio. Siamo preoccupati perché non hanno voluto votare a favore di un semplice controllo su un ente che mette mano alle tasche dei ventimigliesi in maniera vergognosa.

Prima di spiegare i fatti, tentiamo di fare un quadro semplice della situazione:
Dal 1994, con l’introduzione della legge sull’erogazione del servizio idrico integrato, si è aperta la strada per la gestione unica del servizio idrico per tutta la provincia.
L’AIGA, nata nel 1996, nasce già sapendo che si andrà sulla strada dell’ente pubblico, tanto che quando viene fatta una gara per la ricerca del socio privato, sul bando questa cosa viene riportata. Dopo questo, abbiamo ancora delle date importanti, come il 2003 quando l’ATO (ambito territoriale ottimale) della provincia decide per il gestore unico (trovato in RIVIERA ACQUE).
Non bastasse questo, nel 2011 viene fatto il famoso REFERENDUM sull’acqua pubblica, tra l’altro largamente pubblicizzato dai partiti di cui questa maggioranza fa parte. Nel 2013 arriva l’ultima mazzata, con l’ATO che revoca il servizio all’AIGA.
L’AIGA fa ricorso al TAR, chiedendo di poter andare avanti lo stesso nella gestione fino a fine mandato, ma il TAR è piuttosto perentorio con una sentenza che riportiamo (e che il consigliere Ballestra ha letto in aula durante il consiglio): ‘Il TAR della Regione Liguria respinge la domanda di salvaguardia della situazione in atto e dichiara il ricorso in parte inammissibile e in parte infondato…’.
Proprio il mese scorso, i ventimigliesi si siano ritrovati in bolletta AIGA un aumento del 9% e una cauzione obbligatoria di circa 60 euro.
Peccato che nella delibera dell’Autorità per l’ energia del 27 dicembre 2013, all’art. 7.2 si parli dei casi di esclusione dall’aumento tariffario: ‘è sospeso l’aggiornamento tariffario per le gestioni sul cui titolo a esercire il servizio è pendente un contenzioso giurisdizionale […] Ovvero in cui sia stata emanata dall’autorità giudiziaria una sentenza anche in primo grado […]’.

Proprio il caso dell’AIGA, che quindi l’aumento non può ASSOLUTAMENTE chiederlo.
Ma alla mozione presentata dalla minoranza, firmata Ballestra, Nazzari, Ventura e Malivindi, in cui si chiedeva al sindaco un semplice controllo della situazione, i firmatari si sono visti dire di no da TUTTA la maggioranza schierata. Una domanda posta negli INTERESSI dei ventimigliesi, è stata stracciata da una maggioranza che invece che l’interesse di Ventimiglia, evidentemente pensa più a dire ‘no’ a qualsiasi cosa gli passi sotto gli occhi senza leggerla se si tratta di qualcosa presentato dalla minoranza, che, è bene ricordarlo, ha nelle sue fila gente che fa amministrazione da oltre 20 anni. La mozione è stata presentata al solo scopo di far intervenire il Sindaco perché si interessasse della situazione, negli interessi della città che vuole governare, ma questo non accadrà. Poco importa se a rimetterci, sono le tasche dei cittadini.

Fratelli d’Italia chiede quindi spiegazioni al Sindaco, alla giunta (quelle date in aula non sono ritenute attendibili) e ai consiglieri, che hanno deciso di votare contro non ad una richiesta politica, ma ad una richiesta nei confronti dei cittadini che non devono pagare per i loro capricci politici".

C.S.

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