Un nostro lettore, L.P., ci ha scritto per chiedere un intervento sulla passeggiata a mare:
"Abito a Ventimiglia e più volte al giorno percorro la passeggiata a mare che, dalla zona 'Biscione' porta alla parte opposta della città. La passeggiata, rifatta negli ultimi anni, consente o meglio consentirebbe a residenti e non un lieto camminare, una piacevole sosta sulle panchine o la pratica di jogging (esercitata fin dalle prime ore della mattina). Se... appunto... se la stessa passeggiata non venisse - sistematicamente - utilizzata come pista ciclabile. Va bene chiudere un occhio se la bicicletta che chiede strada porta una mamma ed il suo bimbo, chiudiamone un altro se quell'anziano signore mantiene a fatica l'equilibrio (chissà che farebbe sulla strada), ma se la benevolenza dei liberi cittadini deve diventare l'obbligo di cedere il passo a tutti quanti scelgono quel percorso per comodità o curiosità (magari per i bagnanti) allora dico No! Ecco che passeggiare diventa una corsa ad ostacoli, un evitare biciclette che sfrecciano indisturbate e che ritengono loro diritto interrompere il passo di tranquilli uomini e donne (magari donne con carrozzina o diversamente abili su sedie a rotelle) per dar loro una precedenza che, di fatto, non gli è dovuta. A nulla valgono le proteste ai ciclisti, proteste che evidentemente non raggiungono un senso di civiltà certamente assente, come a nulla sono valse le sollecitazioni ai vigili urbani. Chissà se al primo incidente tra bici e pedoni qualcuno si renderà conto che forse si poteva intervenire prima".