San Biagio della Cima e Soldano: due storie e due comuni nel racconto di Pierluigi Casalino

Quando si abbandona Vallecrosia e si sale verso monte si incontrano due centri immersi nei vigneti e nei fiori, che per lungo tempo hanno condiviso un a storia comune. Si tratta di San Biagio della Cima, celebrato nelle atmosfere evocate dal suo grande figlio Francesco Biamonti, e Soldano, entrambi regni della ginestra, della mimosa e del rossese (in questa zona si producono alcuni dei migliori crus), come nel resto delle valli del Verbone e del Sasso, unitamente ai centri rivieraschi di Bordighera e di Vallecrosia.

Per secoli le vicende di questi due comuni, dapprima come "ville" di Ventimiglia e poi dal 1686 come membri di quella Comunità degli Otto Luoghi, che verrà meno con la fine della Repubblica di Genova. A dire il vero con l'avvento della Repubblica Ligure dietro l'incalzare delle idee rivoluzionarie provenienti dalla vicina Francia il destino dei due paesi resterà comune, come sarà anche dopo il 1815 quando i Savoia incorporarono definitivamente il territorio ligure. Le fortune economiche di San Biagio e di Soldano, se pur insidiate dalla crisi che imperversa, conservano un patrimonio importante di risorse in grado di offrire in ogni caso speranze concrete alla ripresa dello sviluppo di un territorio che svolge un ruolo particolare alla frontiera con la Francia.