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Attualità | 07 luglio 2013, 09:51

La ferrovia della Valle Roia è un patrimonio da salvare: il FAI si riunisce a Tenda per sensibilizzare popolazione e amministratori

Un problema molto sentito che il FAI vuole portare alla ribalta senza polemiche, ma con lo spirito di chi vorrebbe contribuire alla soluzione di un problema che non è la difesa di una riserva indiana, ma l'avvenire di un intero territorio

La ferrovia della Valle Roia è un patrimonio da salvare: il FAI si riunisce a Tenda per sensibilizzare popolazione e amministratori

Sono stati in tanti a raccogliere l'invito del FAI - Fondo Ambiente per l'Italia - promosso dalle delegazioni di Cuneo e Imperia ritrovandosi a Tenda, sabato pomeriggio, per riflettere sul futuro della linea ferroviaria della Valle Roia. La sala del cinema "Le Bego", messa a disposizione dalla Mairie di Tenda, era inaspettatamente gremita da un pubblico vario ed eterogeneo, proveniente soprattutto dal cuneese e dalla Liguria, unito nel far sentire la propria voce a sostegno di un'infrastruttura che rischia di essere soppressa per i tagli decisi da Trenitalia. 

"Questa è la voce accorata di chi non condivide le scelte sul futuro della ferrovia, perchè questi non sono solo binari, ma un vero capolavoro ingegneristico che valorizza tutto il territorio della valle. Per questo dovrebbe essere considerata in un contesto non soltanto locale, ma diventare un richiamo turistico dell'entroterra costiero, il "fulcro" di un sistema che porti ricadute in tutta la valle" dice Andrea Fustiniani, presidente FAI Liguria. 

Durante il pomeriggio sono state distribuite le prime cartoline che il FAI invierà direttamente al Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, firmate da chi vorrà sostenere la campagna. 

"Certo, per quanto numerose potranno essere, non saranno sufficienti le cartoline per contrastare decisioni prese sulla base di numeri e calcoli matematici. Servirebbe invece definire una progettualità per il futuro, guardando agli esempi virtuosi di altri paesi europei che fanno marketing turistico anche sfruttando le ferrovie" afferma Sergio Conti, presidente FAI Piemonte e Valle d'Aosta. 

"Quella di oggi non è una protesta ma la voglia di sensibilizzare chi di dovere perchè non vengano cancellate pagine importanti della storia di questo territorio" ha dichiarato dal palco Marco Scajola, consigliere regionale della Liguria.

L'iniziativa, partita dalla delegazione FAI di Imperia, ha subito trovato l'appoggio della delegazione di Cuneo ed il pieno sostegno delle Presidenze regionali di Liguria e Piemonte oltre all'approvazione della presidenza nazionale. 

Presenti in platea molti amministratori fra cui la sen. Donatella Albano, l'assessore all'urbanistica Gabriele Cascino e il consigliere Sergio Scibilia per la regione Liguria, il consigliere della regione Piemonte Fabrizio Biolè, il consigliere della provincia di Cuneo Piermario Giordano e, fra gli altri, i sindaci di Limone, Francesco Revelli, di Airole, Fausto Molinari e di Camporosso, Ferdinando Giordano.

Un problema molto sentito che il FAI vuole portare alla ribalta senza polemiche, ma con lo spirito di chi vorrebbe contribuire alla soluzione di un problema che non è la difesa di una riserva indiana, ma l'avvenire di un intero territorio. 

Roberto Audisio

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