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Eventi | 09 maggio 2013, 09:14

Ventimiglia: domani sera al Teatro Comunale cala il sipario della Stagione d'Opera 'Tutto Verdi'

“Il trovatore”, assieme a “Rigoletto” e “La traviata”, fa parte della cosiddetta trilogia popolare. La trama, oltremodo intricata e romanzesca, si sviluppa parte in Biscaglia, parte in Aragona all'inizio del XV secolo.

Ventimiglia: domani sera al Teatro Comunale cala il sipario della Stagione d'Opera 'Tutto Verdi'

Domani sera alle 21 cala il sipario sulla Stagione d'Opera “Tutto Verdi” con l'ultima opera verdiana “Il trovatore” che, come le precedenti, sarà eseguita al Teatro Comunale di Ventimiglia dall'Orchestra Filarmonica Italiana, diretta dal M° Alessandro Arigoni per la regia di Sergio Beano, con la collaborazione del Maestro Gianfranco Messina; scenografie e disegno luci di Cristian Piovano; costumi della Sartoria Teatrale La Palla – Pinerolo.

“Rigoletto”, “Don Carlo”, “I vespri siciliani”, “La forza del destino”, “Otello”, “Un ballo in maschera”. Queste le opere programmate dall'ottobre scorso che hanno celebrato Giuseppe Verdi nel bicentenario della nascita (Roncole di Busseto 10 ottobre 1813 – Milano 27 gennaio 1901) nell'ambito della Stagione 2012/2013. Ultimo spettacolo in calendario, che verrà eseguito giovedì prossimo, sarà “Il trovatore”, Opera in quattro atti con musica di Giuseppe Fortunino Francesco Verdi, rappresentata in prima assoluta il 19 gennaio 1853 al Teatro Apollo di Roma. Libretto, in quattro parti e otto quadri, di Salvatore Cammarano,  a sua volta tratto dal dramma “El trovador” di Antonio García Gutiérrez. Il poeta napoletano morì improvvisamente nel 1852 appena terminato il libretto, e Verdi, che desiderava alcune aggiunte e piccole modifiche, si trovò costretto a chiedere l'intervento di un collaboratore del compianto Cammarano, Leone Emanuele Bardare. Questi mutò il metro della canzone di Azucena (da settenari a doppi quinari) e aggiunse il cantabile di Luna (il balen del suo sorriso – II.3) e quello di Leonora (D'amor sull'ali rosee – IV.1). Lo stesso Verdi, inoltre, intervenne personalmente sui versi finali dell'Opera, abbreviandoli. Così scrive Julian Budden: Con nessun'altra delle sue opere, neppure con il Nabucco, Verdi toccò così rapidamente il cuore del suo pubblico”.

“Il trovatore”, assieme a “Rigoletto” e “La traviata”,  fa parte della cosiddetta trilogia popolare. La trama, oltremodo intricata e romanzesca, si sviluppa parte in Biscaglia, parte in Aragona all'inizio del XV secolo.

Questi i personaggi: Il Conte di Luna, giovane gentiluomo aragonese; Leonora, donna di compagnia della principessa d'Aragona; Azucena, zingara della Biscaglia; Manrico, ufficiale del principe Urgel e presunto figlio di Azucena; Ferrando, capitano degli armati del Conte di Luna; Ines, confidente di Leonora; Ruiz, soldato di seguito di Manrico; un vecchio zingaro. Biglietti: singolo 25 euro; prevendita presso la biglietteria del Teatro da martedì a giovedì: ore 15-18. Informazioni: tel. 0184/235263.

Francesco Mulè

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