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Politica | 07 novembre 2012, 13:04

Ventimiglia: Fotovoltaico sugli edifici e luoghi pubblici comunali, la proposta di Alternativa Intemelia

Gli aderenti al gruppo hanno incontrato Alessio Ciacci, assessore del comune toscano di Capannori che ha fornito loro numerosi spunti di riflessione

Ventimiglia: Fotovoltaico sugli edifici e luoghi pubblici comunali, la proposta di Alternativa Intemelia

La proposta di Alternativa Intemelia per il mese di ottobre tratta di Fotovoltaico, idea che guarda all'ecologia ma anche al risparmio per le casse del comune e quindi dei cittadini. Una soluzione quanto mai adatta visto i tempi si crisi.  

"Alternativa Intemelia - si spiega nel comunicato - ha appositamente incontrato Alessio Ciacci, assessore di un noto 'comune virtuoso' toscano: Capannori, una città di 46.000 abitanti alle porte di Lucca. Alessio ci ha descritto come opera il suo comune nel campo delle rinnovabili fornendoci in questo modo numerosi spunti di riflessione. La proposta valida per Ventimiglia è di installare su tutti gli edifici e luoghi pubblici comunali (scuole, palazzo comunale, tribunale, palestra ecc.) i pannelli solari. Se il comune non avesse direttamente i fondi necessari per installare i pannelli si possono scegliere due strade che risolvono il problema economico. Si creano dei G.A.S (gruppi di acquisto solidali). Il comune si occupa di svolgere le pratiche burocratiche e fornisce i tetti degli edifici pubblici, e i cittadini interessati acquistano a prezzo di favore il pannello solare; oppure si utilizzano le società E.S.C.O., società che finanziano gli interventi atti al miglioramento energetico, condividendo successivamente il risparmio economico derivante dal risparmio energetico.

Il fotovoltaico utilizza la luce del sole per trasformarla in energia, ed il risparmio è proporzionale alla grandezza dell'impianto. I pannelli lavorando con la luce del sole, di notte non producono, quindi essendo gli uffici pubblici prevalentemente aperti di giorno la produzione è alta quando il consumo è alto, ecco che  la produzione viene consumata nel momento ottimale; nella fattispecie se l'energia è pari o superiore a quanto si produce tramite l'impianto il risparmio è maggiore perché non prelevando dalla rete non paghiamo: l'energia prodotta ci viene pagata dal GSE, gestione servizi elettrici, intorno ai 22-23 cent: ritorno economico doppio, che viene definito lo scambio sul posto. C'è anche chi opta, i grandi impianti, solo per vendere energia prodotta dal fotovoltaico: per i Comuni invece la formula più conveniente è quella dello scambio sul posto". 

A. Gu.

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