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Politica | 12 gennaio 2012, 15:55

Imperia: Gaggero “La speranza è che per la fine del 2013 possa transitare il primo treno”

Sta per prendere il via il “dopo Ferrovial” per il raddoppio ferroviario di Imperia. A breve, infatti, partiranno i nuovi lavori dopo la rescissione del contratto tra la società e Rfi.

Il vicesidnaco Gianfranco Gaggero

Il vicesidnaco Gianfranco Gaggero

“La mia speranza è che per la fine del 2013 possa transitare il primo treno”. Così il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici di Imperia Gianfranco Gaggero parla dello spostamenti a monte della ferrovia. Un'opera che ha vissuto un iter molto travagliato, concluso con la rescissione del contratto tra Rfi e la Ferrovial. Quest'ultima, infatti, lascerà come è noto il cantiere a giugno.

Prima però dovrà mettere in sicurezza tutte le aree dove ha operato. E' prevista la realizzazione di una scalinata, che in passato già esisteva, a Castelvecchio con anche una nuova illuminazione. Poco prima di lasciare il cantiere, e quindi quando starà per cessare il transito di mezzi pesanti, sarà asfaltata via Pindemonte. Sarà inoltre migliorata l'illuminazione in prossimità dei camminamenti. Intanto il Comune, già nei mesi scorsi, si era fatto dare il parcheggio, destinato ad uso pubblico, in prossimità della rotonda all'uscita dello svincolo di Imperia Est.

Intanto, dopo il nuovo appalto indetto da Rfi, entro l'estate dovrebbero iniziare i lavori del primo lotto successivo che consistono nel completamento delle gallerie ferroviarie, in particolare quella di Poggi dove manca uno scavo di circa un chilometro, poi gli imbocchi delle stesse. Nel frattempo, entro l'autunno, sarà assegnato un nuovo lotto per il completamento di tutte le opere di connessione con la linea ferroviaria, la viabilità, i parcheggi. Intanto è già appaltato l'armamento della ferrovia (binari) che però potrà iniziare ovviamente solo dopo la conclusione delle opere murarie. Infine ci sarà un terzo lotto di completamento delle rifiniture.

“La città ha già patito troppo – prosegue Gaggero – soprattutto la zona di Castelvecchio. Siamo contrariati di come si sono verificati i fatti, dovevano finire entro 2011 ed invece ci sono almeno due anni di ritardi”.

Federico Marchi

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