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Politica | 04 gennaio 2012, 08:39

Accorpamento dei punti nascita nell'imperiese: dura reazione di Antonello Ranise

Il Presidente del distretto Socio Sanitario 3 della provincia di Imperia attacca la decisione regionale e rende merito al Direttore Generale dell'Asl 1, Mario Cotellessa.

Accorpamento dei punti nascita nell'imperiese: dura reazione di Antonello Ranise

"Intervengo in merito alla decisione della giunta regionale di accorpare i punti nascita di Imperia e Sanremo, che si è appresa pochi giorni fa, in pieno clima festivo (davvero un bel regalo di Natale). Rendiamo merito al direttore della nostra ASL, Cotellessa e alla sua dirigenza, di essersi opposto a tale decisione con fermezza. Il fatto è che, salvo ripensamenti, la decisione sembra presa".

Lo scrive Antonello Ranise, Presidente del distretto Socio Sanitario 3 della provincia di Imperia, che prosegue: "Bisogna essere estremamente chiari: una tale decisione è l'ennesima penalizzazione di un territorio già in sofferenza rispetto alle altre Asl (e non solo, ma anche, per la nota questione della quota capitaria). E pensare che un pò unanimemente avevamo apprezzato la decisione della regione di porre l'Ospedale nuovo del Ponente come priorità. Evidentemente un conto sono gli impegni generici, altri sono i fatti concreti che la politica regionale sta portando avanti. Non ci stanchiamo di ripeterlo (e concordo pienamente con la posizione della Cisl-Medici): una Asl virtuosa come la nostra deve essere premiata e non 'utilizzata' per coprire i debiti di altri. Devono essere preservati i Poli Ospedalieri così come sono, in attesa di avere concretamente il nuovo ospedale, e  l'eventuale razionalizzazione non deve significare chiusura di reparti di provata professionalità. Una tale decisione penalizzerebbe inoltre tutto il blocco operatorio del presidio individuato (che non potrebbe essere che quello di Imperia, con circa 1000 parti all'anno contro i poco più di 500 di Sanremo), a causa dell'inevitabile intasamento delle sale. Inoltre (oltre al danno la beffa...) una tale ristrutturazione non sarebbe a certo costo zero, ma comporterebbe ulteriori spese di ristrutturazione e adeguamento!"

"Il fatto è che decisioni così cruciali - termina Ranise - devono essere prese in accordo e non contro il territorio, ascoltando le parti, sia politiche, che sindacali e ovviamente tecniche e professionali, ben rappresentate nella nostra Asl. Abbiamo chiesto di aprire un confronto con il Presidente della Regione, ormai da tempo, ma tale richiesta, avanzata più volte dai Sindaci del ponente e dei presidenti dei distretti socio-sanitari è rimasta per ora lettera morta".

Carlo Alessi

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