ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 07 settembre 2011, 12:17

Sanremo: corsa contro il tempo per il patto di stabilità. Infante (Pd) “Inascoltati i nostri suggerimenti". Imprese in attesa

In tre mesi il Comune di Sanremo dovrà riuscire a reperire i fondi per rientrare nel patto di stabilità. Le imprese attendono i pagamenti. Dall'opposizione critiche alla strategia dell'Amministrazione.

Sanremo: corsa contro il tempo per il patto di stabilità. Infante (Pd) “Inascoltati i nostri suggerimenti". Imprese in attesa

E' partito il conto alla rovescia del Comune di Sanremo per cercare di rientrare nei parametri del patto di stabilità entro la fine dell'anno. Attualmente il Comune avrebbe uno sforamento tra i 5 ed i 6 milioni di euro, cui però bisogna aggiungere il denaro richiesto dalle imprese che hanno e che stanno effettuando opere pubbliche in città. Alcune di queste, per far valere i propri diritti, hanno anche richiesto un'ingiunzione di pagamento.

La strategia del Comune è quella di fare cassa attraverso il piano delle alienazioni e la vendita delle proprie quote dell'Autostrada dei Fiori. Quella che garantirebbe il risultato più sicuro è proprio quest'ultima che porterebbe nelle casse comunali una cifra tra i 4 ed i 6 milioni di euro. Più difficile, invece, ricavare fondi dalle alienazioni, da cui l'Amministrazione conta di ricavare tra i 7 e gli 8 milioni, per i tempi ormai ristretti. I conti infatti si faranno a dicembre quindi tra solo tre mesi. Un'operazione che comunque non convince l'opposizione.

“Siamo consapevoli delle difficoltà finanziarie in cui versano oggi i Comuni italiani in generale e quello di Sanremo in particolare – ha detto il consigliere del Pd Domenico Infante – per cui in questi mesi abbiamo cercato di fare un'opposizione costruttiva, dando a tale riguardo alcuni suggerimenti rimasti inascoltati. Alienare tout court e svendere in blocco il patrimonio immobiliare comunale, come è intenzione di questa maggioranza, può rivelarsi una decisione frettolosa ed incongrua che, pur portando liquidità immediate alle casse comunali, in realtà impoverisce e priva il Comune dei suoi beni più duraturi. Come ho già avuto modo di dire – conclude Infante - sembra che quest'Amministrazione più che salvare la città voglia salvare se stessa, evitando uno sforamento del patto di stabilità che rimandi tutti a casa”.

Federico Marchi

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