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Politica | 12 luglio 2011, 10:21

Sanremo: fotovoltaico sul Mercato dei Fiori ed energie 'rinnovabili', due Odg di Alberto Biancheri

Il capogruppo di 'Progetto Sanremo' interviene sull'energia 'pulita'.

Sanremo: fotovoltaico sul Mercato dei Fiori ed energie 'rinnovabili', due Odg di Alberto Biancheri

Due ordini del giorno da parte di Alberto Biancheri, capogruppo di ‘Progetto Sanremo’ in Consiglio Comunale dopo l’approvazione, il 18 novembre scorso, del progetto che prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto del Mercato dei Fiori per un costo complessivo di 11,6 milioni di euro.

“Già nel corso del Consiglio ho sottolineato alcune problematiche – scrive Biancheri - (Come farà il G.S.E a riconoscere l'incentivo al Concessionario, considerato che il Mercato dei Fiori ad oggi non e' stato accatastato e visto che nei documenti richiesti dal G.S.E si richiede specificamente la dichiarazione di proprietà dell'immobile e l'autorizzazione all'installazione. Senza dimenticare, poi, che il Mercato è costruito in gran parte su terreni demaniali. Si presume, quindi, che sia necessaria anche l'autorizzazione del demanio) per la quale si chiede alla Giunta Comunale di comunicare con urgenza come pensa di affrontarla e con quale tipo di impegno”.

“La pratica – prosegue Biancheri - ricopre un ruolo fondamentale per il Comune di Sanremo perché, oltre ad avere una valenza etica, permette al Comune di ricevere un ritorno economico garantendo così importanti introiti per il settore della floricoltura. Il ritardo della pratica comporterebbe gravi danni per il comparto floricolo perché, come già ricordato, all’art. 3 della Convenzione approvata il 22 dicembre del 2009 si legge: ‘Il Comune si è preservato le aree esterne e le coperture degli immobili destinate alla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica, di cui i relativi proventi saranno destinati alla promozione del Fiore e alla copertura dei costi di gestione del Mercato....’. Chiedo quindi all’Ammiinstrazione di relazionare, in sede di Commissione preposta, a che punto sia il progetto e ad attivarsi affinché l’impianto fotovoltaico su ricordato possa essere realizzato e seguito nel più breve tempo possibile poiché, come già ricordato, potrà portare risorse preziose per il mercato dei fiori e, di conseguenza, per il comparto floricolo”. 

Sullo stesso tema l’altro ordine del giorno: “La direttiva europea, in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili – scrive Biancheri - riconosce in capo al Governo, alle Regioni, alle Province e ai Comuni il ruolo della promozione. Le fonti di energie rinnovabili stanno vivendo una stagione di grande sviluppo a livello mondiale, assumendo un’importanza sempre maggiore nella produzione di energia sostenibile e pulita. Le energie rinnovabili possono essere pensate come un’occasione per creare nuova occupazione e un’opportunità per migliorare la qualità della vita. Molte città italiane puntano, in particolare, su impianti fotovoltaici realizzando apposite strumentazioni su diversi edifici privati e pubblici per garantire l’autonomia energetica ed evitare, così, inutili sprechi. E’ possibile altresì, anche da parte di imprenditori-locatari, prendere in affitto le aree pubbliche (quali tetti, coperture di edifici, ecc) per poter realizzare impianti fotovoltaici, con un’evidente possibilità di risparmio da parte dello stesso ente pubblico”.

“Lo spirito del presente Ordine del Giorno – prosegue - è di incentivare il Comune di Sanremo a svolgere un ruolo di promozione, di valorizzazione e di sensibilizzazione circa le fonti rinnovabili e l’energia pulita. E’ di assoluta importanza investire nella ricerca delle energie alternative per promuovere misure idonee alla realizzazione di appositi impianti. Tali interventi possono produrre significativi risparmi in termini di energia primaria. Chiedo quindi alla Giunta ed al Consiglio, di attivarsi al fine di predisporre un piano di intervento organico per studiare la possibilità di realizzare appositi impianti che sfruttino le energie rinnovabili su edifici pubblici e non. E di realizzare una commissione tecnica preposta, o individuare una persona specifica, con le giuste competenze per seguire questi tipi di interventi”.

Carlo Alessi

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