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In Breve

| 10 marzo 2011, 14:30

'Il Giardino della pace e della speranza a Kabul', serata Amelia Earhart dello Zonta Club Sanremo

Kabul

Kabul

'Il giardino della pace e della speranza a Kabul' è stato il leit motiv dell’incontro tra le socie dello Zonta Club di Sanremo presieduto da Micaela Porcellana svoltosi nei giorni scorsi all’Hotel Paradiso  Relatori della serata sono stati la socia Laura Eastman ed il marito Donald Malcom.

La relazione si è sviluppata attraverso una efficace intervista di Laura al marito, corredata da intense immagini di Kabul, da loro stessi realizzate. Il Progetto è nato dalla passione di Donald per i giardini, per quello che essi rappresentano non solo sul piano botanico, ma per l’arricchimento spirituale che donano a chi li frequenta e ne gode la bellezza. La sua esperienza nel costruire giardini a temi diversi, gli ha consentito di poter rispondere positivamente, quando gli è giunta la richiesta da parte del Presidente Karzai di realizzare un giardino a Kabul.

L’impatto con la città martoriata dai bombardamenti e sfigurata dalle macerie è stato forte, ha suscitato perplessità la richiesta di realizzare il giardino per il Presidente, mentre era convinzione dei relatori che il giardino avrebbe dovuto nascere per la gente, per offrire un’oasi di pace, speranza e bellezza per chi da tanto non poteva godere di questi doni, in particolare per i giovani artisti che non avevano un luogo dove incontrasi e confrontarsi tra loro. Le immagini del luogo messo a disposizione testimoniano una situazione tragica: un muro, una porta che si apre su un cortile dove tutto è distrutto, ci voleva coraggio per vedervi un bellissimo giardino!

Dopo varie vicissitudini che hanno chiarito che la realizzazione non sarebbe stata sostenuta economicamente dal governo, ma grazie a contributi personali, di amici ed alle piante di rose donate dalla ditta Nino  Sanremo, l’mpresa è partita, riuscendo a coinvolgere gli Afghani che ne hanno compreso il valore e lo scopo, l’antica cultura persiana aveva grande considerazione per i giardini, era un modo per riscoprire la propria identità.

Dal video presentato sono emerse le immagini di questo miracolo: fiori, vialetti fontane di marmo (realizzate in loco), la ristrutturazione di ambienti dove i giovani artisti dopo trent’anni di guerra potevano esporre le loro opere, un giardino protetto da mura, ma aperto a chi cerca la quiete, luogo prezioso e rifugio per l’anima, la parola giardino in lingua Parsi significa paradiso, rosa; l’acqua che zampilla rappresenta la purificazione, le parole incise nelle diverse lingue ricordano a chi entra questi valori.

All’inaugurazione, dopo tre viaggi per portare a termine il progetto tra non poche difficoltà, erano presenti ministri Afghani del governo Karzaj, artisti e persone che vedevano nel giardino un segnale di rinascita concreto: testimonianza che se si vuole si può trasformare la distruzione in bellezza. Laura Eastman ha spiegato agli astanti che il loro legame con questa terra non è finito, dato che lei stessa sta operando per realizzare una scuola di cucito e ricamo con le perline per le donne, un grande obiettivo.

Un grande applauso ha concluso la serata, dato che Laura e Donald hanno voluto condividere con le zontiane matuziane una meravigliosa avventura che ha saputo realizzare un progetto incredibile per un paese in grande sofferenza.

Per lo Zonta Club Sanremo
Cinzia Papetti

C.S.

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