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Al Direttore | 23 ottobre 2010, 15:43

Imperia: caso Scajola, la mail di Roberto Barbaruolo

Imperia: caso Scajola, la mail di Roberto Barbaruolo

"Caro Direttore, innanzitutto complimenti a Lei per l’equilibrio con cui conduce questa rubrica dei lettori. Posso testimoniare che le mie lettere vengono sempre pubblicate ed in modo integrale. Purtroppo come ho già segnalato molte lettere sono anonime o con solo il nome di battesimo. Fanno eccezione le lettere di solidarietà all’ex Ministro Scajola, che sono tutte firmatissime ed alcune firme si ripetono pure. Fossi l’ex Ministro chiederei pubblicamente ai miei simpatizzanti di cessare questo massiccio invio che può diventare controproducente per l’opinione pubblica, come pure la manifestazione a sostegno di oggi ad Imperia. Le manifestazioni contro la magistratura oggi si fanno purtroppo senza vergogna.

Altra storia era al tempo di Tangentopoli, quando le inchieste sulle opere per le celebrazioni colombiane del '92 portarono all’arresto dell’allora Sindaco di Genova, Burlando,  l’altro importante Claudio della politica ligure. Quest’altro Claudio si fece alcuni giorni di carcere tramutati poi in arresti domiciliari, ma non vi furono marce di protesta . Il Burlando si dimise da sindaco di Genova, e per quattro anni si difese in giudizio fino ad ottenere l’assoluzione dall'accusa di concorso in truffa aggravata "per non aver commesso il fatto" e da quella di abuso d'ufficio "perche' il fatto non sussiste". Non solo ma ottenne pure un risarcimento di sessanta milioni di lire per l"ingiusta detenzione". La politica presenta rischi come tutte le altre attività, inutile fare le vittime.

Inoltre posso essere d’accordo che il nuovo Porto di Imperia possa portare sviluppo e benessere alle popolazioni locali, ma ovviamente va fatto secondo le regole. Che l’ex Ministro Scajola goda di un così forte sostegno “affettuoso” in provincia di Imperia, mi fa piacere per lui , ma purtroppo ha ricevuto un regalo di troppo, quei 900.000 Euro dal costruttore Anemone, lui sì indagato. Che quei soldi non siano un regalo “affettuoso”, ma il corrispettivo di comportamenti illeciti si vedrà più avanti , perché risulta dai verbali dell’inchiesta cosiddetta della “CRICCA” svolta dalle procure di Firenze, Perugia e Roma che il costruttore Anemone ha beneficiato anche molti altri funzionari pubblici. Un vero mecenate!"

redazione

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